È una prima domenica di Quaresima insolita quella appena passata. Le indicazioni della Diocesi hanno ribadito nessuna celebrazione, Il Vescovo Claudio ha parlato di un “inizio provocatorio che indebolisce le nostre consolidate tradizioni”. Fra le comunità parrocchiali si percepisce una sensazione di smarrimento, di sconcerto e di insicurezza. ci si sente orfani, ma ci si chiede anche se tanta attenzione, tanti divieti non siano una esagerazione. Ci si chiede perché certe attività possono continuare, mentre le chiese devono rimanere ferme. Si percepisce un senso di fatica, soprattutto fra i fedeli più anziani, legati alle celebrazioni e alla ritualità. Ma la mancanza dell'aspetto comunitario può essere occasione per dare risalto ad una Quaresima più personale più familiare e diventare così occasione per rivalutarne il senso e riappropriarsi del suo significato più vero.
Quattro incontri, al Centro Universitario di via Zabarella 82, su "Buddha ed Evagrio Il Pontico. La saggezza si prende cura dell’uomo". Un percorso di incineri di dialogo cristiano-busshista che parte domenica 15 marzo alle ore 15.30 e mette a confronto la personalità e l’insegnamento di Buddha con il pensiero cristiano cattolico. Il secondo incontro si terrà il 21 marzo, poi il 29 e infine il 5 aprile. Per info: 340 3867557.
Un ciclo di quattro incontri dedicati al gioco d’azzardo è la proposta formativa che parte il 5 marzo organizzata da più soggetti (Diocesi, Università, Cgil, Alci, Fisp, Fondazione Girolamo Bortignon e Fondazione Giuseppe Toniolo). Il primo incontro tocca il tema dell’evoluzione sociale e normativa dell’azzardo con Marco Pedroni, sociologo; poi il 12 Evoluzione economica dell’azzardo con Nicola Matteucci, economista; il 19 il trattamento dei giocatori: l’esperienza dell’ambulatorio GAP con Arianna Camporese del dipartimento dipendenze e Natale Canale, ricercatore di Psicologia sociale. Infine il 26 Risvolti socio-sanitari: la prevenzione con Daniela Capitanucci dell’Associazione AND, Azzardo e Nuove dipendenze. Gli incontri si tengono nella sala Biblioteca del Centro Filippo Franceschi in via del Seminario 5 dalle ore 17 alle 19.30.
La didattica a distanza: praticabile? Complicata? Utile? Molte scuole la utilizzano già da tempo, in tempi di Coronavirus altre scuole si sono avvicinate. Come funziona? Videotutorial, audiolezioni, documenti, esercitazioni. Mini gruppi di lavoro o compiti svolti singolarmente. Si parla di Brick Lab, Flipped Classroom e Piccole Scuole. La fantasia dei docenti può sbizzarrirsi, parola d'ordine però non pensare alle lezioni tradizionali! Qui è lo studente ad essere coinvolto in prima persona e responsabile dei propri apprendimenti. Ma in fondo, non dovrebbe essere sempre così?
I sabati del mese di marzo in Cattedrale a Padova sono dedicati ad un itinerario penitenziario accompagnato dall’intercessione della Beata Eustochio per la quale sono appena terminati i festeggiamenti per i 550 anni dalla morte. Quattro celebrazioni alle ore 11 precedute alle 10.30 dalla recita del rosario meditato con tre dei nove esorcisti presenti in Diocesi, don Nicola Tonello, padre Mario Mingardi, Padre Vittorio Pellè.
Dal 26 febbraio al primo marzo il gruppo dei Giovanissimi della parrocchia Santa Maria Assunta di Campodarsego vivrà un'esperienza di fraternità diffusa. Ospitati in gruppetti di due-tre saranno infatti ospitati da alcune famiglie della parrocchia. Un’opportunità per trovare un tempo in cui, insieme, cercano, sperimentano la propria fede personale, si confrontano fra di loro, ma vivono anche il clima della comunità all’interno di una famiglia. Pranzi condivisi in parrocchia, anche con i diciottenni che vivono la fraternità in canonica, una cena in famiglia, momenti di preghiera al mattino prima di andare a scuola e testimonianze significative: questi gli ingredienti della settimana di comunità per i ragazzi.
Cos'è individualità e cos'è alterità, quali sono gli atteggiamenti inclusivi, come parlare di rispetto e valorizzazione delle differenze, di fragilità. Sono alcuni dei temi che il World Social Agenda di Fondazione Fontana insieme ad Amici dei Popoli propone, sottoforma di laboratorio, ai bambini delle scuole primarie, inarticolate alle classi seconde. Si chiama “People- inclusione e società” e prende spunto dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall’Onu nel 2015, in particolare quelli riguardanti la società e l’inclusione contenuti proprio nella parola People. Lettura di storie e racconti, laboratori creativi, disegni, giochi cooperativi e di ruolo, condivisione verbale: sono alcune delle attività che vengono proposte ai bambini. Ma il lavoro non finisce a scuola e non si esaurisce nel tempo del laboratorio in senso stretto. I bambini lavorano anche a casa con i genitori e poi, come classe, un impegno: preparare una lista con un massimo di cinque brevi proposte concrete per rendere una città più inclusiva.
Oggi, 11 febbraio si celebra il Safer internet day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea per un uso consapevole della rete, un ruolo attivo e responsabile di ciascuno per rendere internet un luogo positivo e sicuro. Qualche settimana fa Luigi Ballerini, medico e psicoanalista di Milano, dove vive con la moglie e quattro figli, giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici e pubblica romanzi per bambini e ragazzi, in un incontro prima con i genitori, poi con gli studenti del Polo Educativo Romano Bruni di Ponte di Brenta, ha posto l’accento sull’educare i figli nell’era digitale: cosa c’è in gioco? «La sfida del virtuale si vince col reale – ha affermato lo scrittore – Fin tanto che c’è un reale che coinvolge, appassiona, che è ricco e arricchente, non ci sono problemi. Ma non appena il reale si impoverisce, il virtuale batte il reale e qui sorgono i problemi. Se il reale è interessante, il virtuale si mette al servizio del reale. Il nostro lavoro è ampliare l’orizzonte, aiutarli a scegliere, dargli una visione dell’uomo, un’educazione a 360 gradi per avere poi soggetti che diventino degli “io” un po’ più solidi, che sappiano come scegliere, che se sbagliano sappiano correggersi, che se cadono chiedano aiuto».
L'11 febbraio si celebra la ventottesima Giornata mondiale del malato. Papa Francesco quest'anno ha scelto le parole di Matteo per il suo messaggio: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro». In queste parole Gesù chiama tutti ad andare da lui, in particolare coloro che sono afflitti e sofferenti nel corpo e nello spirito, perché Lui promette sollievo.