A cinquant’anni dalla morte, Tencarola ricorda don Angelo Bertolin, il parroco che costruì la chiesa, rimasto nella memoria per la sua profonda carica umana
All’esperienza missionaria a Duran hanno partecipato anche alcuni laici fidei donum: Cristina Tono, giunta già nel novembre 2013 alla Porciuncola, i coniugi Massimo Bano e Silvia Moretti, con i figli Giulio, Samuele e Beatrice (nata in Ecuador), i giovani sposi Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso, rientrati l’8 agosto 2020 portando con loro una vita nascente, quella di Lorenzo Bolivar, nato in Italia ma battezzato con un nome caro alla storia del Sudamerica, dove è diffuso.
Nel 1996, dopo un triennio a Carapungo, rientrava a Thiene la famiglia di Maurizio Fanton e Novella Sacchetto con i figli Marzia, Fabio e Mirco; subito, in sinergia con la Diocesi, si diede vita a un’associazione che tenesse viva la relazione con la missione in Ecuador.
L’associazione Asa, fondata a Quito dai padovani e ora retta dai laici dell’Ecuador, occupa un ruolo centrale in questa seconda puntata sulla presenza dei fidei donum nell’arcidiocesi di Quito, all’interno della serie di servizi che la Difesa dedica alla collaborazione tra le Chiese sorelle di Padova e dell’Ecuador. Nacque nel 1994 una struttura democratica capace di fondere risorse locali e missionarie per sostenere progetti per l’emancipazione staccati dalle singole parrocchie
A Carcelén Bajo e Luz y Vida i fidei donum della nostra Diocesi hanno fatto nascere e accompagnato alla piena maturazione delle strutture e delle iniziative le comunità parrocchiali di San Lucas Evangelista e Maria Estrella de la Evangelizaciòn fino alla “riconsegna” al clero locale. Il “modello padovano” ha saputo adattarsi senza forzature all’ambiente ecuadoriano
«Un giorno – scrive Bepi Tonello, il presidente veneto del Fepp, Fondo ecuadoriano Populorum progressio – comprò una brutta moto nera che lo faceva felice perché si sentiva libero, perché arrivava prima dove lo chiamavano, perché poteva risparmiare».