M. Michela Nicolais

M. Michela Nicolais

Card. Bassetti: “Abbiamo bisogno di sinodalità come metodo di vita e di governo”

"Sinodalità". È la parola-chiave dell'introduzione del card. Bassetti ai lavori del Cep. “Ne abbiamo bisogno per essere davvero popolo di Dio e per restare un punto di riferimento morale e sociale per il nostro Paese”, in una “società slabbrata come la nostra”, afferma il cardinale a proposito della sinodalità "come metodo di vita e di governo". Nel nostro Paese, sostiene il presidente della Cei, si avverte l'esigenza di una "sinodalità diffusa", per sviluppare una "coscienza ecclesiale" e rispondere alle sfide poste da questioni come la famiglia - sulla quale "paghiamo un ritardo tanto incredibile quanto ingiusto" - i giovani, il lavoro, la pedofilia, la pace nel Mediterraneo

Papa in Campidoglio: Roma “città dei ponti, mai dei muri”, “perché tanto splendore non si degradi”

"Faro di civiltà e maestra di accoglienza", "città dei ponti, mai dei muri". Sono alcune definizioni della Capitale, nel ritratto disegnato dal Papa nella sua prima visita in Campidoglio, quarto Papa a salire al Colle dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. "Accogliere e integrare", gli imperativi per una "rinascita morale e spirituale" all'altezza dei suoi compiti e dei suoi 2.800 anni di storia. 45 anni dopo, cita il Convegno sui "mali di Roma" e chiede di affrontare senza paure la "sfida epocale" delle migrazioni

Suor Maria Concetta Esu: “Io un modello? Non ho fatto niente più degli altri”

Parla suor Maria Concetta Esu, 85 anni, da quasi 60 anni missionaria in Africa, dove da ostetrica ha fatto nascere 33.777 bambini. Oggi il Papa, al termine dell'udienza generale, le ha consegnato un'onorificenza: una pergamena e una medaglia del pontificato. Con questo gesto, senza precedenti, Bergoglio l'ha indicata come modello per tutti i missionari e le missionarie del mondo, che per il mondo non fanno notizia. Ma suor Maria Concetta si schernisce e dice al Sir: "Non ho fatto niente più degli altri".

Papa a Loreto: “capitale dei giovani” alla scuola di Maria

Loreto diventa per un giorno "capitale dei giovani", grazie alla firma di "Christus vivit", l'esortazione apostolica a conclusione del Sinodo dedicato ai giovani. Rilanciare il Centro Giovanni Paolo II di Montorso, aprire il Santuario anche di notte e far diventare la Santa Casa un "luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia" - che non devono essere due binari paralleli della pastorale - le proposte concrete. Il primo atto: la preghiera silenziosa e solitaria nella Santa Casa, dove il Papa - il primo Pontefice a farlo negli ultimi 162 anni - ha celebrato la Messa, prima d’incontrare la comunità dei Cappuccini e gli ammalati. Sul sagrato, il discorso ai fedeli e ai cittadini di Loreto

Giovani. Fratel Semeraro: “La disaffezione alla preghiera è colpa di noi adulti”

Fratel MichaelDavide Semeraro, monaco benedettino, "rilegge" per il Sir il rapporto tra i giovani e la preghiera a partire da una delle tre pratiche tradizionali della Quaresima. E avverte: "La disaffezione alla preghiera è dovuta alla mancanza di iniziazione ad essa" da parte di noi adulti. Il gusto, il profumo, l'eleganza del silenzio dovrebbero essere insegnati e trasmessi fin da bambini. "La gratitudine e la solidarietà sono i frutti più importanti della preghiera"

Papa a Loreto. Mons. Dal Cin (vescovo): “La firma dell’esortazione ai giovani è un evento storico”

La firma dell'esortazione apostolica ai giovani, fuori da Roma e dal Vaticano, è "un evento storico". A sottolinearlo è l'arcivescovo prelato di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, che illustra al Sir il significato del viaggio apostolico durante il quale il Papa celebrerà la messa da solo nella Santa Casa e, dopo la firma dell'esortazione, saluterà gli ammalati e uscirà sul sagrato per tenere un discorso ai fedeli e poi recitare insieme con loro l’Angelus. Alle 12, non solo le campane di Loreto, ma quelle delle parrocchie di tutte le Marche suoneranno a festa

Giovani. Don Matteo (teologo): “Li costringiamo a vivere in una panchina infinita”

"Una panchina infinita". Sembra essere questo, nella nostra società, il destino dei giovani, la cui condizione "è una specie di Quaresima". Parola di don Armando Matteo, che per il Sir analizza il rapporto tra i giovani e il tempo in preparazione alla Pasqua, cominciando dai frutti del Sinodo e in attesa dell'esortazione apostolica che Papa Francesco firmerà il 25 marzo a Loreto, durante il suo viaggio apostolico