Fervono i lavori in piazza San Pietro per ultimare "Sand Nativity", il presepe di sabbia dono del comune di Jesolo a Papa Francesco, che lo visiterà il 31 dicembre dopo il Te Deum. È la prima volta che, nella culla della cristianità, viene allestito un presepe con tale materiale. Il 7 dicembre l'inaugurazione e l'apertura al pubblico, fino al 13 gennaio.
Nell'omelia della Messa per la Giornata mondiale dei poveri, a cui hanno partecipato nella basilica di San Pietro 6mila persone, il Papa si è soffermato sulla povertà come paradigma del cristiano: "Vivere a contatto con i bisognosi non è la moda di un pontificato". "L'ingiustizia è la radice perversa della povertà", ha ribadito, denunciando che il grido dei "tanti Lazzaro" nel mondo è sempre più forte, ma sempre meno ascoltato dai ricchi
Allestito nel cuore di piazza San Pietro, nella settimana che culminerà con la Giornata mondiale dei poveri, un "Presidio sanitario solidale" per garantire il diritto alla salute di chi non ha accesso alle cure. Con mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ripercorriamo in anteprima i momenti salienti della Giornata di domenica prossima, voluta dal Papa al termine del Giubileo della misericordia
E' cominciata con un momento privato al Giardino degli angeli" dei bambini non nati la prima visita del Papa al Cimitero Laurentino di Roma, seguita dalla Messa in suffragio dei fedeli defunti. Memoria, speranza, e il "navigatore" delle Beatitudine i temi dell'omelia pronunciata interamente a braccio.
Incontrando gli anziani e i giovani di tutto il mondo, nell'ambito del Sinodo e in occasione dell'uscita del libro "La saggezza del tempo", il Papa ha parlato a braccio per più di un'ora rispondendo alle loro domande. L'ultima gliel'ha posta il regista Martin Scorsese. Tra i temi politici, un monito contro l'insorgere dei "populismi" e un forte appello all'Europa, perché affronti tutta insieme la questione dell'accoglienza dei migranti
Proclamati sette nuovi santi, a cominciare da Paolo VI e Oscar Arnulfo Romero. “Profeta di una Chiesa estroversa che guarda ai lontani e si prende cura dei poveri”: così Francesco ha definito il quarto Papa Santo del Novecento, il terzo canonizzato sotto il suo Pontificato. A braccio alcune parole su Nunzio Sulprizio, “il nostro ragazzo napoletano, il santo giovane, coraggioso, umile, che ha saputo incontrare Gesù nella sofferenza, nel silenzio e nell’offerta di sé stesso”
La prima settimana del Sinodo è terminata con una conferenza stampa e con la diffusione delle relazioni dei 14 Circoli minori sulla prima parte dell'Instrumentum laboris. Abusi, sessualità, migranti e "cultura del digitale" tra i temi trattati. Chiesti un "messaggio" del Sinodo ai giovani del mondo e un'Esortazione apostolica del Papa
Papa Francesco ha aperto il Sinodo con un'omelia incentrata su due verbi - sognare e sperare - per "guardare direttamente il volto dei giovani", senza lasciarsi condizionare da "profeti di sventura" o da "errori e peccati" anche di figli della Chiesa. No ad "autopreservazione e autoreferenzialità", sì allo sguardo profetico di Paolo VI e alla sua fiducia nei giovani, che la Chiesa non può lasciare nelle mani dei "tanti mercanti di morte". Nell'ampio discorso di apertura, durato più di mezz'ora e lungamente applaudito, un "grazie" ai giovani e l'invito a dialogare tra le generazioni uscendo da pregiudizi e stereotipi. Perché il risultato del Sinodo non è "solo un documento"
Al termine dell'udienza di oggi, il Papa ha annunciato un Messaggio indirizzato ai cattolici cinesi e alla Chiesa universale, pubblicato quasi in contemporanea con le sue parole. L'obiettivo: fugare ogni dubbio dopo la pubblicazione dell'Accordo Provvisorio firmato a Pechino