All'ottava Congregazione generale del Sinodo hanno partecipato 344 persone in Aula Paolo VI, alla presenza di Papa Francesco. Tra i temi emersi: la necessità di un maggior coinvolgimento delle donne nella vita della Chiesa e la promozione di "nuove ministerialità"
“Vorrei invitarvi a pregare per la pace nel mondo”. Con questa parole il card. Louis Raphaël Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, ha aperto la preghiera in Aula Paolo VI, all’inizio della nona giornata del Sinodo sulla sinodalità. “Non solo in Terra Santa, ma anche in Ucraina”, ha proseguito il cardinale, citando “la violenza in Iraq, in Siria, in Libano”.
“È diritto di chi è attaccato difendersi, ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti”. “Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi – il monito del Papa al termine dell'udienza di oggi - ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità”
“In questo Sinodo c’è la verità dell’ascolto, c’è questa priorità”. Lo ha ricordato il Papa, nel saluto a braccio all’apertura della prima Congregazione generale, in corso in Aula Paolo VI.
All'indomani della pubblicazione dell'esortazione apostolica "Laudate deum" di Papa Francesco, la Sala Stampa della Santa Sede ha organizzato una conferenza stampa con scienziati, scrittori, intellettuali, attivisti, giovani. Per il Premio Nobel Giorgio Parisi, è un documento "necessario", per tacitare i negazionisti e "ammettere che si tratta di un problema dell'umanità e della società".
Papa Francesco nella Laudate Deum definisce la crisi climatica "una malattia silenziosa che colpisce tutti noi". "Non possiamo più fermare gli enormi danni che abbiamo causato. Siamo appena in tempo per evitare danni ancora più drammatici". La Cop28 può essere "un punto di svolta", ma serve "multilateralismo dal basso". L'intelligenza artificiale è "un avanzamento" del "paradigma tecnocratico": "Mai l'umanità ha avuto tanto potere su sé stessa e niente garantisce che lo userà bene"
Il Santo Padre ha tenuto la sua meditazione nella Veglia ecumenica "Together", davanti a 18mila persone che per otto minuti hanno pregato in silenzio. Soffermandosi sull'importanza del silenzio nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani, quello di Bergoglio è stato un monito preciso a salvaguardare lo spazio sacro del silenzio anche nel Sinodo che inizia il 4 ottobre, caratterizzato dall'ascolto: "ascolto di Dio, fino a sentire con lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama". All'inizio della Veglia, la preghiera di invocazione dello Spirito Santo sull'assise sinodale, insieme ai leader religiosi. In processione da San Giovanni in Laterano a San Pietro oltre 4mila giovani
“La Chiesa non vive di rendita, e tanto meno di un patrimonio archeologico, per quanto prezioso e nobile. La Chiesa, e ogni battezzato, vive dell’oggi di Dio, per l’azione dello Spirito Santo”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia del Concistoro ha fatto notare che “la Pentecoste – come il Battesimo di ciascuno di noi – non è un fatto del passato, è un atto creativo che Dio rinnova continuamente”.
Da domenica, cosa cambia per lei e la Terra Santa? A questa domanda del Sir, Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, che sabato prossimo, 30 settembre, riceverà la berretta cardinalizia da Papa Francesco, ha risposto in questi termini: “Per me non cambia molto, è una presa di coscienza di un impegno e una responsabilità in più. Per la Terra Santa forse c’è anche l’orgoglio di avere finalmente una porpora a casa loro”.