Il Nobel per la Letteratura 2022 è stato assegnato a Annie Ernaux, che vede coronata una carriera già riconosciuta a livello internazionale con diversi premi di prestigio. Nata nel 1940 a Lillebonne, in Normandia, si è laureata in lettere e ha intrapreso l’insegnamento in un liceo. Lasciato l’insegnamento, si è poi dedicata quasi esclusivamente alla creazione letteraria
Se uno si dovesse chiedere, dopo l’esposizione mediatica causata dalla scomparsa di Elisabetta II e dall’inevitabile profusione di libri commemorativi: -sì, va bene, lutto, commozione, storia con la maiuscola, ma prima? che ne dicevano i libri?- allora farebbe bene a leggere La sovrana lettrice, uscito nel 2007 e tradotto da noi nel 2011, di Alan Bennet.
Un libro che rappresenta un modo diverso di vedere il Cristo, immerso nel suo tempo non ancora imprigionato nelle retoriche della scrittura, ma in una oralità che lo portava a contatto con analfabeti ma anche con dotti e sapienti.
C’è un tempo per ogni cosa, è vero, ma chi ama il tennis con la maiuscola non avrebbe mai voluto vivere quello del ritiro di Roger Federer dall’agonismo. 41 anni sono tanti per qualsiasi sport, certo, soprattutto per uno individuale e con il tempo divenuto assai fisico e dispendioso come il tennis: 1.500 sfide con Nadal, Djokovic, Agassi, Sampras e altri geni di questo sport sono state usuranti oltre che grondanti stress psichico
Per alcuni un uomo che guardava avanti, e che tentava di salvare il salvabile del comunismo traghettandolo verso una maggiore partecipazione popolare, per altri l’affossatore dell’unico rimedio contro lo sfruttamento capitalista.