Marco Testi

Marco Testi

La scomparsa di Boris Pahor. Una fragile barca in una storia secolare

La violenza senza giustificazione razionale o semplicemente umana è stata più volte incrociata nella lunga vita di uno dei più importanti rappresentanti della cultura e della narrativa slovena del Novecento: è Boris Pahor, scomparso nella sua Trieste a 108 anni. La storia, verrebbe la tentazione di dire le storie, di Pahor è simile ad una fragile barca che attraversa due guerre mondiali, la convivenza tra popoli e religioni, e poi gli incendi dei fascisti contro l’etnia slovena.

Un fascino senza fine. La figura di Maria nella letteratura di tutti i tempi

Non solo Dante. L’irrappresentabile Grazia mariana si manifesta nella storia di ognuno. E non è un caso che qualcuno abbia visto nell’omaggio dei trovatori provenzali alla signora distante e abissalmente altrove il simbolo stesso della devozione alla Non-Toccata, sotto il mascheramento dell’amore umano, anche se rispettoso e non legato al possesso. E ancora: Petrarca e Tomasi di Lampedusa, Lorenzo il Magnifico e Alda Merini, Rebora e Eliot. La letteratura e la poesia, attraverso i secoli, traboccano di immagini della Vergine.

L’amore umano come resistenza al male

Un libro che esplora la rimozione della dicotomia eros-agape in favore di un nuovo accordo tra i sessi e all’interno di una Chiesa assai attenta alla questione dell’unione tra uomo e donna; e una rilettura dei Promessi Sposi: capolavoro della narrativa italiana che è tale proprio per l'abissale conoscenza del male e per il coraggio di porvi come argine non dotti, intellettuali, potenti, uomini di Chiesa, ma due persone comuni

L’uomo, il sepolcro, il Risorto. La percezione umana della Resurrezione in un libro che unisce Scritture, letteratura e arte

Il punto di vista è fondamentale per riportare l’arte - e la creazione umana in generale, dalla letteratura alla scultura - all’interno della sua possibilità di legare il qui e l’altrove. La percezione rimane quella dei propri sensi, anche quando a fare irruzione è l’indicibile, perché quel non possibile a dirsi arriva nei nostri sensi ed è riferito attraverso questi. E bene hanno fatto lo storico Simone M. Varisco e don Paolo Alliata, responsabile del Servizio per l’apostolato biblico della diocesi di Milano a porre questa visione della Resurrezione a conclusione del loro “La Pasqua tra pittura e letteratura”