Dopo le manifestazioni in piazza, parla mons. Cosa, vescovo di Chisinau: “Ci sono profonde tensioni che attraversano la società, tantissime difficoltà sia sul piano politico che su quello economico. Sono tensioni che hanno un impatto forte sulla vita della gente, ogni giorno. Fanno paura. Ma la Chiesa è qui, sempre presente, a fianco del suo popolo, sempre schierata dalla parte del bene, sicura che il male non avrà l’ultima parola”. E sul processo di integrazione europea, osserva: “L’Europa è la strada che può condurre verso gli autentici valori cristiani che non si fondano su nessun nazionalismo ma sui principi della democrazia, della libertà, della giustizia e del rispetto dei diritti di ciascuno. Questa è l’Europa”
Anche la diocesi di Chisinau, in Moldavia, prega per Papa Francesco e la sua salute. Il vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa, e la comunità cattolica in Moldavia si uniscono alla preghiera che “tutta la Chiesa sta innalzando al buon Dio per la salute e la serenità di Papa Francesco”.
Riparte giovedì 30 marzo la quinta carovana della Rete italiana #StopTheWarNow. 150 volontari provenienti da tutta Italia e in rappresentanza di 175 associazioni e movimenti della società civile italiana, laici e religiosi. Raggiungeranno Odessa e Mykolaiv muovendosi con furgoni e mezzi propri, carichi di aiuti umanitari. All’ospedale pediatrico di Odessa, i volontari consegneranno alla presenza delle autorità e del direttore un grosso generatore elettrico di 200 kilowatt acquistato grazie al contributo “significativo” dell’arcidiocesi di Bologna e del cardinale Matteo Zuppi.
Forte preoccupazione dei vescovi francesi per il clima di tensione altissima che sta mettendo in agitazione tutto il paese a causa delle proteste, anche violente, contro la riforma delle pensioni in Francia.
“L'Europa è un progetto di pace nelle sue origini e nelle sue radici. L’esperienza di oggi e in particolare di questo anno ci dice che purtroppo la storia ritorna e ritorna simile a come è stata vissuta nel passato, come se questi 70 anni di pace siano trascorsi invano. Si tratta allora di riscoprire questo desiderio, vincendo ogni deriva di predominio, prevaricazione e affermazione sugli altri e mettendosi tutti alla ricerca di un dialogo e di un incontro che facciano capire che, nel rispetto di ciascuno, è possibile vivere in pace e progredire insieme”. Lo dice, in un'intervista al Sir e a Tv2000, mons. Mariano Crociata, nuovo presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea
Si è conclusa questa mattina “la missione diplomatica” del presidente cinese nella capitale russa, dove ha presentato al presidente Putin un inedito “piano di pace” in 12 punti per un accordo sul conflitto ucraino. Lo studioso: “C’è chiaramente lo sforzo da entrambe le parti di trovare una soluzione al conflitto ucraino”. Ma “un accordo a due che non coinvolga anche l’Ucraina, che non parli con l’Europa e non metta dentro anche l’America, rischia di avere le gambe corte”.
È mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, il nuovo presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece). È stato eletto oggi pomeriggio dai vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Ue, riuniti a Roma per l’Assemblea di primavera del 2023.
Scene di guerriglia urbana a Parigi, Nantes e Rennes. Gas lacrimogeni, cariche contro la polizia, cassonetti in fiamme, centri commerciali occupati. La piazza dice no alla riforma delle pensioni che porta l’età pensionabile da 62 a 64 anni e la decisione del governo di scavalcare il Parlamento ponendo la fiducia. Jérôme Vignon: “La riforma non solo è necessaria ma urgente. Arriva purtroppo in un momento delicato e si applica ad una fascia di popolazione che già da molto tempo sta manifestando disagio. Economicamente questa riforma è giustificata, ma socialmente va a colpire proprio le persone che non dovevano essere colpite”
“Papa Francesco ha indicato tra i fattori di pace una sana educazione. In questo contesto grave di guerra che ci avvicina ad un futuro che neanche osiamo immaginare, lavorare sull’educazione, sui ragazzi, sui manuali significa investire su una possibilità di pace”.