Si terrà a Ferrara il 15 e il 16 marzo 2023 l’evento “Ebraismo e Cristianesimo a Scuola. 16 Schede per conoscerci meglio”, promosso congiuntamente dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei). Al centro del Convegno la presentazione di alcune schede sull’ebraismo che saranno simbolicamente consegnate ad alcuni editori italiani affinché nella redazione dei libri di testo destinati all’insegnamento della religione cattolica (IRC) nelle scuole, qualora si trattasse di ebraismo, tengano conto dei concetti chiave contenuti nelle schede.
È Livia Ottlenghi, assessore all’educazione dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia (Ucei), a presentare al Sir “Ebraismo e Cristianesimo a Scuola. 16 Schede per conoscerci meglio”. “La scuola – dice - è un laboratorio di convivenza, il luogo per eccellenza dove si impara a condividere, a entrare nella società, a conoscere e rispettare le proprie caratteristiche ma anche tutte le diversità che in una classe si incontrano. Per questo è importante che nella scuola ci sia una cura della correttezza delle informazioni e del rispetto per le diversità”
Ancora lutto, dolore e pianto per le vittime. La chiesa cattolica di Leopoli si stringe in vicinanza e preghiera alle vittime a seguito dell’attacco missilistico che ha colpito ieri tutta l’Ucraina. In un video messaggio diffuso ieri dalla Chiesa cattolica latina attraverso il canale televisivo Skela, l’arcivescovo metropolita di Leopoli, mons. Mieczyslaw Mokrzycki fa il punto sulla situazione e invita alla preghiera, lanciando anche un appello alla “pace tanto attesa nella nostra Patria”.
A seguito dei bombardamenti aggressivi e mirati ieri su tutto il territorio ucraino, è ritornato in Moldavia un flusso massiccio di rifugiati dall’Ucraina.
“Amare la Georgia vuol dire trovare un’idea comune per farla crescere e non intraprendere la strada dello scontro. La violenza genera sempre divisione e non porta da nessuna parte. Distrugge, non costruisce”. A spiegare in linea diretta cosa sta succedendo nelle strade di Tbilisi, è mons. Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico del Caucaso dei Latini. In piazza, ci sono anche i giovani cattolici che oggi su Facebook, lanciano un appello: “È assolutamente inaccettabile il modo con cui i poliziotti trattano i cittadini che esprimono liberamente la loro libertà di parola, secondo la legge del nostro Paese”
Un impegno a “superare le rigide strutture gerarchiche, le malsane tendenze autocratiche, il dannoso clericalismo e l’individualismo isolante che minano e indeboliscono i rapporti tra vescovi, sacerdoti e laici”.
“Abbiamo bisogno di aiuti: ci vorranno mesi, anni, per tornare ad un minimo di normalità”. A parlare ad un mese dal terremoto dalla città di Iskenderun, dove la cattedrale si è completamente sbriciolata, è mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente Caritas Turchia. “L’appello è a non dimenticarci, a programmare gli aiuti in modo intelligente e in base a dei progetti, attraverso i vari canali, in modo che unendo tutte le forze, governative e private, nazionali e internazionali, si possa sperare in una ricostruzione”
“È un momento di festa per la Chiesa in Africa e nelle sue isole”. Così ieri p. Rafael Simbine Junior, segretario generale del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam), ha aperto i lavori salutando i partecipanti all’Assemblea Continentale sinodale per l’Africa in corso ad Addis Abeba, in Etiopia.
La seconda giornata dell’Assemblea Continentale sinodale per l’Africa si è aperta questa mattina con la messa presieduta dal card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi.