Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Papa in Kazakhstan: mons. Dell’Oro (Karaganda), “lo aspettiamo con la speranza che possa dare al mondo un contributo di pace”

“Aspettiamo il Papa con tutto il cuore con la speranza che possa darci e dare al mondo un contributo di pace e di solidarietà”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, così mons. Adelio Dell’Oro, vescovo di Karaganda, commenta l’annuncio ufficiale del viaggio apostolico di Papa Francesco in Kazakhstan dove, dal 13 al 15 settembre, visiterà la città di Nur-Sultan in occasione del VII Congress of Leaders of World and Traditional Religions.

La parola dei Capi delle First Nations: “Momento storico, ma non finisce qui. È solo un inizio”

Parlano alla stampa i capi delle First Nations alla vigilia dell’arrivo in Canada di Papa Francesco. Un pellegrinaggio sui luoghi del dolore. Nella terra delle “scuole residenziali”, sostenute purtroppo anche dalla Chiesa cattolica in tutto il Paese per contribuire a quella politica di “assimilazione” che ha provocato vittime e traumi persistenti. Si stima che, a partire dal 1883, circa 150 mila bambini delle Prime Nazioni, Métis e Inuit siano stati obbligati a frequentare queste scuole e che a causa di malattie, fame, freddo, almeno 4 mila hanno trovato la morte

Ucraina. Mons. Vitillo (Icmc): “Se la guerra dura occorre ripensare a soluzioni più strutturate per sfollati e rifugiati”

La crisi dei rifugiati e degli sfollati ucraini è ad un punto di svolta. Ne ha parlato a Bruxelles mons. Vitillo, segretario generale dell’Icmc, intervenendo - attraverso la Comece – ad un incontro di dialogo con il parlamento europeo (art. 17, Tfue) dedicato alla risposta umanitaria alla guerra in Ucraina. “Questa guerra sta purtroppo facendo prevedere tempi lunghi”, spiega Vitillo al Sir. “Questo richiede soluzioni più strutturate anche a livello di accoglienza. All’inizio si è operato per soluzioni temporanee ma ora occorre ripensare a soluzioni di più lunga durata, a cominciare per esempio dalla scuola per i bambini e i ragazzi e a percorsi di integrazione scolastica. La pace è necessaria, anzi essenziale. Ma se la guerra dura, le persone che sono fuggite, non possono vivere in uno stato di prolungata incertezza”

Sri Lanka. Card. Ranjith (Colombo): “Dimissioni presidente necessarie per un deciso cambio di direzione del Paese”

Scende di nuovo in campo il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo. Le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa sono essenziali – dice – per “un cambio deciso di direzione di questo Paese”. “Una decina di anni fa – ricorda l’arcivescovo - il Paese stava relativamente bene. Oggi è completamente crollato con un’economia che è andata a zero. Non ci sono soldi, non ci sono riserve per comprare benzina e gas, mancano i beni di prima necessità per una vita normale. Tutto è fermo”  

Giappone: morto l’ex premier Shinzo Abe. Padre Lembo: “C’è sgomento, non era mai successo un attacco simile contro un politico”

L’ex primo ministro è restato vittima questa mattina di un attentato a Nara dove un uomo di 41 anni lo ha colpito con due colpi di arma da fuoco mentre stava pronunciando su un piccolo podio per strada il suo discorso a sostegno di un candidato del Partito Liberal Democratico. Abe è stato il più longevo primo ministro del Giappone, avendo ricoperto tale carica una prima volta da settembre 2006 a settembre 2007 e una seconda volta dal 26 dicembre 2012 al 16 settembre 2020. “In queste ore il Giappone è sotto choc”, racconta al Sir il missionario del Pime

Le bombe frenano la “carovana della pace” di luglio ma non gli aiuti e la solidarietà

È stata rimandata la partenza dall’Italia della terza “carovana della pace”, prevista per il 14-18 luglio, con destinazione Odessa e Mykolaiv. A farlo sapere al Sir sono i promotori dell’iniziativa, la rete #Stopthewarnow, che coordina oltre 175 associazioni, movimenti e enti italiani. Reduci da due “spedizioni” ad aprile e a giugno, carichi di aiuti umanitari e volontari, le associazioni hanno dovuto fermarsi. Don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana, spiega: “Non abbiamo mai fatto un’attività o preso un’iniziativa che non sia stata concordata con i partner locali”

L’11 luglio in 150 alla Marcia per la pace a Kiev: “Siamo tutti ucraini, siamo tutti europei”

Lunedì 11 luglio, 150 rappresentanti di 35 movimenti e associazioni italiani andranno a Kiev per una “Marcia per la pace”. All’iniziativa ha aderito anche l’Azione Cattolica. Domenica 10 luglio, alla vigilia della manifestazione, saranno collegate con Kiev 15 piazze italiane ed europee (una a Londra) dove altri 500 attivisti faranno sentire la propria voce e il proprio sostegno alla società civile ucraina. A Kiev, ad accogliere i partecipanti ci saranno anche il sindaco e il vice sindaco della capitale ucraina e il nunzio apostolico. “Non siamo pacifisti ideologici”, spiega Riccardo Bonacina, direttore del settimanale Vita e tra i promotori del Progetto Mean