Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Voci tra “gli sfollati”. Un viaggio di 29 ore per uscire da Kiev. “Ora il nostro sogno è tornare lì”

Donatella Rafanelli, che dal 2019 vive a Kiev nella comunità del Movimento dei Focolari, racconta al Sir il viaggio di 29 ore a bordo di una macchina per fuggire dai bombardamenti su Kiev. Il trolley e i documenti personali. Le file ai bancomat e ai benzinai, il rumore dei colpi di arma da fuoco. “Ci hanno offerto mille posti dove andare. Il fatto che siamo venuti via da Kiev è solo perché in questo momento è pericoloso. Non aveva nessun senso rimanere sotto i bombardamenti. Ora però il nostro sogno è tornare lì”.

Ucraina: prima domenica sotto l’attacco russo. A Kiev messe celebrate nelle cantine e nei rifugi anti-aerei

È la prima domenica in Ucraina sotto le bombe e gli attacchi militari russi e in un video messaggio diffuso da Kyiv questa mattina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, rivolgendosi ai fedeli, ha detto: “Abbiamo superato un’altra terribile notte. Ma dopo la notte viene il giorno, viene la mattina, dopo il buio arriva la luce. Allo stesso modo, dopo la morte arriva la resurrezione che noi tutti oggi festeggiamo con gioia. Questa domenica festeggeremo Cristo risorto presente tra noi, presente in Ucraina”.

Vescovi Mediterraneo. Card. Hollerich (vescovi Ue): “Abbiamo tutti il sogno comune della pace”

Intervista al card. Jean-Claude Hollerich (vescovi dell'Ue): “Dobbiamo fare tutto, ma dico veramente tutto, compiere tutti gli sforzi possibili per tornare alle negoziazioni, per tornare ad una de-escalation della violenza. La guerra non dà mai soluzioni. La guerra produce solo nuovi problemi. Nella guerra la gente muore e questo è terribile. Mi rende veramente molto triste tutto questo. Penso ai nostri cattolici, a tutto il popolo ucraino che soffre. Penso in particolare a tutti i giovani, ai soldati che debbono uccidere e a quelli che sono uccisi. Questa è una de-umanizzazione"

È stata la notte più dura per Kiev: i cattolici guardano e sperano in Papa Francesco

"Kiev è sotto bombardamento. Ci sono scontri nel cuore della capitale. Purtroppo si contano vittime anche tra i civili. I soldati russi sono sulle strade centrali della città dove per tutta la notte ci sono stati esplosioni e spari e continuano ad esserci”. È il racconto drammatico da Kiev di don Taras Zheplinskyi, capo redattore del Dipartimento di comunicazione della Chiesa greco-cattolica ucraina. È arrivata anche qui la notizia dell’incontro ieri di Papa Francesco all’ambasciata russa presso la Santa Sede. “Noi crediamo che il Papa possa davvero riuscire laddove le diplomazie mondiali hanno fallito. È già successo nella storia e questo ci dà la certezza che il Papa può aiutare a risolvere questa situazione a favore della pace”

È emergenza profughi: operatori Caritas in prima linea in aiuto delle persone in fuga dalla guerra

In queste ore in cui l’Ucraina è sotto attacco, centinaia di migliaia di persone hanno lasciato le loro case e si stanno concentrando lungo le frontiere soprattutto ai valichi con la Polonia. Caritas-Spes e Caritas Ucraina, le due organizzazioni che fanno riferimento alla Chiesa greco-cattolica e alla chiesa cattolica latina, sono impegnate in prima linea, con i loro operatori, a coordinare gli aiuti