Redazione

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Le aree industriali dismesse sono il 3 per cento del territorio italiano. Che farne?

Una superficie pari a quella dell'intera regione Umbria. A tanto corrisponde secondo dati Istat del 2012 la somma di tutte le aree industriali dismesse del nostro paese. In questo numero di Tonioloricerche ecco alcuni esempi virtuosi in diverse regioni italiane. Nel frattempo i comuni italiani hanno presentato a luglio una serie di considerazioni in merito. In Veneto sono ben tre le proposte di legge in discussione in Consiglio regionale.

Quattordici tessere fanno grande il mosaico della vita consacrata

La prefazione a firma di Timothy Radcliffe, a suo tempo Gran Maestro dei Domenicani, spazza la strada e la spiana portandola altrove: nel regno della libertà, senza infingimenti “questo libro racchiude conversazioni meravigliose”. Dalla Confederazione benedettina all’Ordine Cistercense, passando per Carmelitani, Gesuiti, Frati Minori, Frati predicatori, Fratelli Maristi, Fatebenefratelli, Salesiani, Orionini e Verbiti, Paolini e Legionari di Cristo, per finire con l'Unione dei superiori generali.

“Ho varcato la Porta Santa”

La mattina presto. La amo. Anche se dormo poco la cerco, la sento arrivare. All’alba spessissimo mi sveglio, come un neonato. Come un lupo. E l’alba di oggi è sospesa tra l’azzurro, il gelo e una specie di fumiggine lieve, è gennaio. È l’anno della misericordia. E l’alba mi è sempre sembrata la misericordia dopo ogni notte, potente e silenziosa, feriale e meravigliosa.

Millennials: «Discoteca? No, grazie. È poco social»

Discoteche in declino in Europa. È quanto emerge da una ricerca pubblicata da The Economist secondo cui i "millennials", cioè i giovani nati tra il 1977 e il 1994, preferiscono il divano dell’amico piuttosto che il privé, la musica su Spotify piuttosto che in pista e il drink bevuto in un lounge bar piuttosto che schiacciati contro il bancone. L'esperto Rosina: «La discoteca è un luogo di non-condivisione, di non-socializzazione, non consente di condividere appieno l’esperienza e non lascia spazio ad una fruizione attiva».

Il Veneto tra identità e partecipazione: la ricerca di un futuro come risorsa

La transizione iniziata negli anni Settanta con la trasformazione di un Veneto marginale in un Veneto del benessere ancora non è completa. L'identità tradizionale basata sulla fede cattolica interpretata dalla Democrazia cristiana ancora non ha trovato una nuova forma. Se le elezioni regionali del 2015 con percentuali simili alle prime del 1970 (oggi per Zaia, allora per la Dc) in realtà hanno visto la partecipazione della metà degli aventi diritto. La ricerca identitaria insomma è ancora in atto.  Scarica il numero completo di Tonioloricerca di gennaio in allegato all'articolo.