Gianfranco Viesti, docente di economia all’università di Bari: «Occorrono norme semplici e precise che producano soluzioni certe e verificabili. Temo invece che la politica sia più sensibile all’annuncio di azioni di brevissimo periodo, che non necessariamente sono migliori, per aggredire il fenomeno della corruzione». Sui giovani del Sud: i più bravi fuggono all’estero, gli altri chinano il capo.
Me ga telefonà un coetaneo, letore de la Difesa par contarme de le robe che ghemo viste insieme a più de otantantani de distansa, in un paese de quel tempo coi so preti, come in tuti i paesi somenà nel verde de le campagne de alora. Discorsi e ricordi sempre soliti e sempre veci a causa del tempo. Ghemo parlà dei tempi de Giacometo, un prete che da le pagine de la Difesa fasèva dotrina in dialeto.
Giornata intensissima quella vissuta da Francesco. Dopo il prologo a Pompei, eccolo a Scampia. Poi un lungo, interminabile corpo a corpo, con un popolo entusiasta al quale non si è mai sottratto: «Siamo tutti napolitani…». Il "miracolo" del sangue di San Gennaro che si è liquefatto. L’inconfondibile augurio: «E ca a’ Maronna v’accumpagne!». Il saluto, uno a uno, di tutti i 120 detenuti a Poggioreale.
La nuova indagine di Gianni Saonara per Toniolo Ricerca, che offre un utile quadro di lettura a chi vuole discostarsi per un attimo dalla cronaca quotidiana – e da un quadro politico piuttosto complesso – per prepararsi al voto in modo più analitico e approfondito.
Sempre simpatici e incisivi i neologismi di papa Francesco. Chi non ricorda il suo appello a essere “perdonatori”? Oppure l’invito alla chiesa a essere “facilitatrice” e non controllore della fede? In questi giorni nella consueta omelia di casa Santa Marta il papa ne ha creato uno nuovo. Ha parlato di alibi “spiegativo” delle nostre mancanze, dei nostri peccati.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al nostro sito.
In duecentomila hanno partecipato alla Giornata del 21 marzo – promossa da Libera e da Avviso pubblico – tenutasi a Bologna e che ha avuto come slogan "La verità illumina la giustizia". Don Ciotti invoca una «scatto in avanti», mentre il presidente Sergio Mattarella si augura una «maturazione delle coscienze». Chiesta la confisca dei beni anche ai corrotti, oltre che ai mafiosi.
Firmato il primo protocollo in Veneto tra centrali cooperative e sindacati, a tutela di trasparenza e qualità dei servizi, ma anche dell’occupazione delle coop contro le gare al massimo ribasso. Obiettivo prossimo e urgente: l’istituzione di un Tavolo permanente con gli enti pubblici.
Sabato 21 marzo Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, scende in piazza ancora una volta per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. È l’edizione numero 20 e quest’anno porta a Bologna oltre 150 mila persone per quello che «non è un evento – spiega il sacerdote – ma un percorso di una storia che stiamo costruendo insieme».