Sergio Perugini

Sergio Perugini

La malinconia di Montalbano. Due nuovi film Tv per la serie evento Rai, che sbarca anche al cinema come omaggio ad Andrea Camilleri

“Una melanconica dolcezza”. È lo spirito con cui Luca Zingaretti ha affrontato il set dei due nuovi episodi del “Commissario Montalbano”, ovvero “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione” in onda su Rai Uno il 9 e il 16 marzo. Uno stato emozionale tra gioia e sofferenza quella che ha avvolto Zingaretti e tutto il cast della serie. Non è passato neanche un anno, infatti, dalla scomparsa del papà letterario del celebre commissario, Andrea Camilleri, come pure del suo papà televisivo, il regista Alberto Sironi; entrambi si sono congedati dalla vita nell’estate del 2019. Proprio nell’anno del ventesimo compleanno di Montalbano.

Gli Oscar 92 battono bandiera sudcoreana. “Parasite” vince 4 premi, a sorpresa miglior film e regia

Sembrava quasi tutto scritto. E per certi versi è stato anche così durante l’elegante, ma poco briosa, 92ª cerimonia degli Oscar, nella notte tra 9 e 10 febbraio a Los Angeles. In chiusura di premiazione, però, ecco arrivare grandi sorprese: la Corea del Sud, con il suo potente film “Parasite”, si è imposta sui super favoriti “Joker”, “1917”, “The Irishman” e “C’era una volta a… Hollywood” prendendosi le statuette per miglior film e regia. Incoronati re di Hollywood Joaquin Phoenix e Renée Zellweger

“The New Pope” di Paolo Sorrentino: estetizzante, grottesca ma con lampi di genio

Sorrentino ci consegna una provocazione fortissima spingendo sull’acceleratore dell’eccesso visivo-narrativo, iniettando poi il racconto di un erotismo diffuso, che riguarda ogni personaggio, senza alcuno sconto. Nessuno appare immune dalla seduzione del peccato, del Male. È un ritratto di una Chiesa vuota, che vive nelle giravolte del proprio piacere estetizzante e del presunto potere. Una Chiesa untuosa e non unta, fatta di mestieranti sotto la cui tonaca resta il nulla, priva di forza e di Grazia

Ai Golden Globe vince a sorpresa “1917” di Sam Mendes. Riconoscimenti a pioggia per Tarantino. Attori Joaquin Phoenix e Renée Zellweger

Si è imposto in maniera netta, come miglior film e per la miglior regia, il dramma bellico “1917” del britannico Sam Mendes, racconto della Prima guerra mondiale nelle sale italiane a fine gennaio 2020. Mendes ha sbaragliato i super favoriti targati Netflix come “Storia di un matrimonio” di Noah Baumbach (6 candidature e 1 premio vinto dalla sempre brava Laura Dern, miglior attrice non protagonista), “The Irishman” di Martin Scorsese (5 candidature) e “I due papi” (4 candidature). La sconfitta più bruciante, però, sembra essere quella di Scorsese, che non ottiene nessun premio, né per sé né per i suoi attori Al Pacino e Joe Pesci

“I due papi” di Fernando Meirelles: racconto tra verità e finzione dell’amicizia tra Benedetto XVI e Francesco

Il film non è al di sopra di sbavature o inciampi, soprattutto sotto il profilo della ricostruzione storica. Ma a ben vedere, non è questo che importa all’autore, che è più proteso nel consegnarci un’inedita, onirica, prospettiva di legame tra due grandi uomini di Chiesa; la prospettiva dell’amicizia che affiora e man mano si fortifica nel lavoro di messa in sicurezza della barca di Pietro