Senza fare confronti ovviamente improponibili, è tutto il Paese che sta dando una prova collettiva per certi versi inaspettata. Noi stessi forse non ce ne rendiamo conto fino in fondo. Prendiamo il caso della scuola. Pur con tanti limiti strutturali, a partire dai mezzi inadeguati sia negli istituti che nelle famiglie, c'è stata una mobilitazione straordinaria, al punto che sono andati in affanno i software con cui vengono gestiti i registri elettronici su cui vengono caricate le videolezioni. Le città e i paesi deserti fanno impressione e ci angosciano, ma sono il segno che gli italiani hanno saputo accettare una condizione inedita e insorta repentinamente, riuscendo persino in questo caso a fare valere le risorse di creatività diffusa e solidale
L'approvazione del Parlamento con voto unanime allo scostamento di bilancio richiesto dal governo è un segnale importante da parte delle forze politiche: in questa circostanza hanno saputo convergere su un obiettivo comune. Un primo intervento di 12 miliardi è previsto con il decreto legge (già ribattezzato “salva economia”) che sarà varato venerdì dal Consiglio dei ministri e conterrà un pacchetto di misure di sostegno a imprese e lavoratori, come ha anticipato il titolare dell'Economia, Roberto Gualtieri.
Adesso proviamo sulla nostra pelle quanto sia penalizzante non poter contare su un’Europa coesa e politicamente autorevole. Per non parlare della sostanziale assenza delle istituzioni internazionali, ormai da tempo svuotate o messe ai margini dai sovranismi delle potenze mondiali. Si chiude per solidarietà, dunque, con la speranza di poter riaprire quanto prima. E anche in quel momento, per ripartire, saranno necessarie dosi massicce di solidarietà. La loro disponibilità dipenderà da quanta ne avremo “prodotta” sin da ora
L'idea di un esecutivo che in circostanze eccezionali sia sostenuto, direttamente o indirettamente, da tutte (o quasi) le forze presenti in Parlamento, in Italia ha almeno tre precedenti significativi.
Sappiamo bene quanto il calcio sia un fenomeno estremamente popolare e per quanti italiani rappresenti una formidabile opportunità si svago e di “passione” collettiva. In alcuni frangenti legati alle imprese della Nazionale è diventato persino lo spunto per un patriottismo festoso e trasversale. Proprio per questo dal mondo del calcio poteva venire un segnale di unità in un momento in cui di questo valore l’Italia ha un enorme bisogno. Così non è stato, finora. Ma è sempre possibile recuperare
Bisogna creare o contribuire a creare dei “movimenti connettivi” perché se “tutto è connesso, molto è diviso”. È il pensiero di Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, che nel libro “Più giusto. Cattolici e nuove questioni sociali” si dice convinto che questo sia “un compito tagliato su misura per noi”
L'Asvis, il cartello di oltre 220 enti e organizzazioni schierati sul fronte dello sviluppo sostenibile, non ha mancato l'appuntamento annuale con l'analisi della manovra economica, esaminata da circa 600 esperti indipendenti alla luce dei 17 obiettivi fissati dall'agenda 2030 dell'Onu. Ma inevitabilmente sulle prospettive globali e interne peseranno gli effetti ancora non calcolabili dell'epidemia da coronavirus
“Se il Paese si trova in questa condizione di difficoltà, la causa va ricercata anche in tanti malfunzionamenti e rendite di posizione che non si riescono a intaccare proprio a motivo di una politica debole”. Lo spiega Paolo Pombeni, storico e analista politico tra i più autorevoli