Nasce un nuovo sito, Laudatosi.va, che contiene materiali in cinque lingue (italiano, inglese, francese, portoghese e spagnolo), per continuare a diffondere i contenuti e promuovere gli obiettivi dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”, ad un anno dalla sua promulgazione il 18 giugno 2015. Nell'anniversario esce anche il libro del patriarca Bartolomeo I “Grazia cosmica, umile preghiera”
Papa Francesco a Villa Nazareth di Roma si ferma più di un'ora e mezza a rispondere alle domande di studenti ed ex studenti. "Tante volte mi sono trovato in crisi con la fede", ha confessato: ci sono tanti cristiani "truccati" da santi. "Il Signore ci liberi dai briganti e dai sacerdoti che vanno sempre di fretta. "Rischia!", l'imperativo ai ragazzi, esortati a "sporcarsi le mani".
Nel quarto discorso rivolto alla diocesi di Roma, Papa Francesco chiede di "uscire dalle dichiarazioni di principio per addentrarci nel cuore palpitante dei quartieri". No alla "logica separatista" e alla "pastorale dei ghetti", sì alla Chiesa Madre capace di "assumere la logica della compassione", senza giudicare e condannare. "Accogliere, accompagnare, discernere, integrare" i verbi-chiave.
Rafforzare l’impegno della Chiesa a tutela dei minori è l’obiettivo del Motu proprio “Come una madre amorevole” diffuso da Papa Francesco. Nel documento il Pontefice stabilisce che tra le “cause gravi” già previste dal Diritto canonico per la rimozione dall’ufficio ecclesiastico di vescovi, eparchi e superiori maggiori, va compresa anche la loro “negligenza” relativamente ai “casi di abusi sessuali compiuti su minori ed adulti vulnerabili”.
“L’incontro è il messaggio”. È quanto ha detto papa Francesco accogliendo in Vaticano lo sceicco Ahmed al Tayyeb, Grande Imam di al-Azhar, la celebre università musulmana sunnita del Cairo.
Al centro della catechesi del mercoledì, davanti a 28 mila fedeli, la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro, da cui emerge il "grido silenzioso" dei poveri in un mondo in cui "immense ricchezze sono nelle mani di pochi" . "Ignorare il povero è disprezzare Dio", la lezione.
Papa Francesco ha aperto la 69ª assemblea generale dei vescovi italiani, dedicata al “rinnovamento del clero”, invitando a porsi in ascolto di “qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità”. Non, dunque, “una riflessione sistematica sulla figura del sacerdote”, ma tre domande che scaturiscono dal volto di un parroco e indicano la “triplice appartenenza al Signore, alla Chiesa, al Regno”
500 anni fa la Riforma di Lutero cambiò per sempre la storia. Intervista alla vescova luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania: "La Chiesa e la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. Se guardiamo papa Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica" e "quello che fa, i gesti che compie in un mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di cosa significa essere cristiani oggi”.
“I Paesi più poveri dell’Africa, quelli sub-sahariani, e le aree più dimenticate, ‘l’ultimo miglio’ dei sistemi sanitari, sono le periferie geografiche nelle quali il Signore vi manda ad essere buoni samaritani, ad uscire incontro al povero Lazzaro, attraversando la ‘porta’ che conduce dal primo al terzo mondo. Questa è la vostra porta santa”. Così papa Francesco si è rivolto al “popolo” del Cuamm, ricevuto in udienza nell’Aula Paolo VI, in Vaticano.