Robert Francis Prevost, primo Pontefice nordamericano, ha scelto il nome di Leone XIV. Nel suo primo discorso ha invocato la pace e ricordato Papa Francesco. Un percorso di fede che dall’Ordine di Sant’Agostino lo ha portato a guidare la Chiesa universale
«Accogliamo con gioia, fede e speranza – dichiara il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla – l’elezione del nuovo Papa Leone XIV, il vescovo di Roma, che come tale è segno della comunione di tutte le Chiese locali. È un dono del Signore, che attraverso il ministero petrino è presente nella storia e guida la Chiesa.
Dal Conclave “chiuso a chiave” di Viterbo alle tensioni tra cardinali, dalla formula latina della scheda ai nomi più rari dei Papi: un viaggio tra quindici episodi e simboli che svelano la storia, i riti e le particolarità di una delle elezioni più solenni e riservate al mondo
Il card. Re ha tracciato un identikit del nuovo Papa, "in questo tornante della storia tanto difficile, complesso e tormentato". Fra i suoi compiti: "risvegliare le coscienze di tutti", in un mondo che "tende a dimenticare Dio"; promuovere la comunione e l'unità, "che non significa uniformità". Ai 133 cardinali elettori: "porre le somme chiavi nelle mani giuste"
Organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, l'appuntamento di martedì 6 maggio ha messo al centro il tema della collaborazione tra sociale e lavoro, tra diritti e impegni. Testimonianze positive, ma anche il monito del vescovo Claudio: «Non tutti i lavori sono buoni Ci sono ancora troppi lavori cattivi e senza dignità, da quelli che non rispettano i diritti dei lavoratori e dell'ambiente a quelli di chi ha pagato molto ma non ha limiti d'orario. Anche questa è una forma di schiavitù che toglie dignità alla persona».
Sono 17 i cardinali elettori africani che parteciperanno al Conclave, in rappresentanza di 15 Paesi. Portano con sé storie di dialogo, riconciliazione e impegno sociale. L’età media è tra le più basse del collegio, segno di una Chiesa giovane e missionaria