Quando arriva la nomina e il parroco cambia tutti a pensare alla gestione della situazione e alla comunità. In pochi – forse i collaboratori più stretti, gli amici più vicini – pensano anche alla persona del parroco: come sta l’uomo prima ancora del ministro ordinato? Come attraversa questo passaggio delicato il prete che vede il suo ministero in un momento cruciale?
La prima traduzione del Messale Romano in lingua italiana fu pubblicata nel 1973, mentre la seconda vide la luce dieci anni dopo, ovvero nel 1983, testo tuttora in vigore, in attesa di poter usufruire della nuova traduzione. Come è noto, le traduzioni del Messale, e dunque di tutti i libri liturgici, in lingua nazionale, rimandano alla corrispondente edizione latina che è chiamata “tipica”, in quanto funge da base e modello sia per gli adattamenti alle consuetudini locali sia per le traduzioni nelle lingue volgari. Per avere uno sguardo globale sullo sviluppo del Messale Romano nel corso della storia, offriamo di seguito le principali tappe della sua evoluzione
L’Avvento è un tempo di preparazione al memoriale dell’Incarnazione con la nascita di nostro Signore Gesù Cristo operata dallo Spirito Santo, con l’adesione stupenda e generosa di Maria e con l’aiuto amorevole di Giuseppe.È un tempo speciale di riflessione, di crescita, di approfondimento della fede, nel quale la Chiesa ci richiama all’ascolto della Parola di Dio. Ecco, dunque, che ritornano i Centri di Ascolto (CdA) come proposta di una felice tradizione per “rinfrescare” la nostra fede.
Tornano i pellegrini in Terra Santa. Nei santuari gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429. Un dato quasi raddoppiato rispetto al 2016. Le cifre fornite dal Central Bureau of Statistics di Israele parlano di circa 3.399.300 arrivi turistici, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Aumentano i pellegrini dall'Italia
Nel 2017 sono state raccolte 102.820 offerte, per un totale di oltre 9 milioni 600mila euro. Una cifra con cui è possibile provvedere a meno del 3% del clero italiano, oggi sostenuto dunque per lo più con l’8xmille, per assicurare ad ogni sacerdote 870 euro netti al mese. Nati entrambi dagli Accordi di revisione del Concordato, 8xmille e Offerte differiscono perché il secondo comporta un piccolo contributo in più, ma è seme di comunione ecclesiale
Oggi più che mai la società, ma anche la chiesa, devono confrontarsi con quesiti lancinanti: su cosa fondare l’intesa fra tutti? In nome di che cosa intraprendere un dialogo sociale? Che cosa è autorevole e permette di rinunciare ai propri interessi? Il teologo Christoph Theobald, nella prolusione al dies academicus della Facoltà, ha spiegato quale servizio la chiesa può rendere al dialogo sociale all’interno delle nostre società civili.
“Tutti insieme dobbiamo impegnarci per eliminare ciò che priva gli uomini e le donne del tesoro della libertà. E, nello stesso tempo, ritrovare il sapore di quella libertà che sa custodire la casa comune che Dio ci ha dato”.