La meta è Manaus, capitale dell’Amazzonia. Una destinazione non casuale, anzi legata alla ragione principale di questo viaggio: rendere omaggio al confratello don Ruggero Ruvoletto, sacerdote della diocesi di Padova, anch’egli fidei donum e grande amico di don Giampaolo, ucciso nel 2009 proprio a Manaus.
Alla vigilia della visita pastorale del Papa nella parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale, il parroco don Roberto Cassano traccia al Sir l'identikit di quella che definisce "una doppia parrocchia". E smentisce alcuni luoghi comuni sulla "periferia della periferia" ovest della Capitale. Poi rivela: Francesco costeggerà in macchina il Serpentone.
Un evento per rilanciare "Giovani in missione", la proposta che i comboniani offrono ai giovani che intendono mettersi ogni anno in gioco in ambito missionario.
“La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società nello scenario di un sistema economico che mette al centro consumi e profitto e finisce per schiacciare le esigenze del lavoro”.
Il "mea culpa" di Francesco in una lettera ai vescovi del Cile: "Penso di poter affermare che tutte le testimonianze raccolte parlano in modo scarno, senza additivi o edulcoranti, di molte vite crocifisse"
"Nicodemo non capiva la logica di Dio, che è la logica della grazia, della misericordia, per cui chi diventa piccolo è grande, chi diventa ultimo è primo, chi si riconosce malato viene guarito".