“Misericordia io voglio e non sacrifici (Mt 9,13). Le opere di misericordia nel cammino giubilare” è il tema del messaggio del Papa per la Quaresima 2016. Nel documento, presentato il 26 gennaio, il Pontefice ricorda che la fede “si traduce in atti concreti”, richiede le opere di misericordia corporale e spirituale per “risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà”, e un “ascolto operoso” della Parola. Fermo no a “pensiero unico”, “tecnoscienza”, “falso sviluppo fondato sull’idolatria del denaro” che chiude le porte ai poveri. E i poveri sono pure i perseguitati a causa della loro fede. Toccando "la carne di Gesù" anche i potenti e i superbi possono convertirsi.
Da oggi potranno essere soggetto del rito della “Lavanda dei piedi” anche le ragazze. È quanto stabilisce il Papa, in una lettera inviata al cardinale Robert Sarah, prefetto per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, sul Rito della “lavanda dei piedi” nella liturgia della Messa “in Coena Domini” del Giovedì Santo.
Il messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (8 maggio 2016), sul tema: “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo”. Nel testo un doppio appello a quanti hanno responsabilità istituzionali e ai pastori della Chiesa. Ai primi: “Sempre vigilanti sul modo di esprimersi nei riguardi di chi pensa o agisce diversamente, e anche di chi può avere sbagliato”. Ai secondi: “Superare la logica che separa nettamente i peccatori dai giusti”.
Quella mattina, aperta la “Porta della misericordia” del carcere, lo sguardo di chi stava dietro era tutto chino a spiare ciò che poteva nascondersi in quell’aprirsi faticoso per le mani del vescovo Claudio.Perché una porta, dietro il ferro e il cemento delle galere, non è mai solo una porta. È una metafora, un bisbiglio, una confidenza. Quand’è chiusa è prigionia, quand’è aperta è libertà, quand’è inchiodata è ergastolo. Quand’è socchiusa è speranza: la più eccitante forma di seduzione dell’umano.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Domenica 17 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato la Giornata del migrante e del rifugiato, a Lampedusa italiani e stranieri, insieme, hanno vissuto il loro speciale Giubileo della misericordia. Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ha benedetto la “Porta d’Europa”, un’opera d’arte realizzata sugli scogli di Lampedusa e che adesso è luogo giubilare.
Papa Francesco al Tempio Maggiore di Roma: Ebrei e cristiani devono “sentirsi fratelli, uniti dallo stesso Dio”. E il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, ricordando che per la terza volta un papa entra nella sinagoga romana: "Secondo le tradizioni giuridiche rabbiniche, un atto ripetuto tre volte diventa chazaqà, una consuetudine fissa".
All'apertura della Porta della misericordia in carcere lo scorso 27 dicembre, c'era anche lui, Gaetano, detenuto nella sezione di media sicurezza, che è stato invitato a raccontare la sua conversione insieme ad altri tre carcerati.
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