“Metti in circolo il tuo cuore” è il titolo del percorso di formazione all’affettività per i giovani dai 18 ai 35 anni promosso dagli Uffici diocesani di Pastorale delle vocazioni, dei giovani e della famiglia e dal settore giovani di Azione cattolica.
Dopo la positiva esperienza delle due giornate sul tema “Smaschilizzare la Chiesa? Per una Chiesa di uomini e donne”, l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova e Irecoop Veneto propongono un ciclo di webinar gratuiti dal titolo “Parità di genere e religioni” (si svolgono tutti dalle 18.30 alle 20.30).
Parlano i giovani ucraini dell’incontro che sabato 1° febbraio hanno avuto in collegamento online da casa Santa Marta con papa Francesco. Sofia ha 17 anni. “Mi ha colpito molto – dice al Sir – il fatto che, mentre parlava, il papa aveva nelle mani un Vangelo di un giovane soldato ucraino”, morto ad Avdiivka. “E ci ha anche mostrato il suo rosario, che ha chiamato una reliquia. Ci ha detto che questo rosario è oggi sulla sua scrivania e tutti i giorni prega. Questo significa che noi non siamo dimenticati da papa Francesco, ma ci ricorda ogni giorno”
La Chiesa messicana affronta l’emergenza migranti al confine con gli Stati Uniti, tra espulsioni e militarizzazione. Mons. Lira denuncia un “dialogo asimmetrico” con Washington e rilancia l’impegno per accoglienza, diritti e integrazione. Aumentano famiglie in fuga, strutture al limite
Fellette Venerdì 7, il vescovo Claudio presiede l’eucaristia nella parrocchia di Romano d’Ezzelino. Il parroco: «Un’occasione per fare memoria e riconoscersi come comunità cristiana»
“Dio vuole che la sua umanità si nutra” di “sogni” che “ci portano ad aspirare continuamente all’equità e alla giustizia, a non dimenticare nessuno dei più poveri, a considerare quei beni che Dio ci ha dato come risorse da condividere”.
Fino a domenica 16 febbraio mons. Cipolla incontra le sei parrocchie della collaborazione pastorale 37: Bresseo-Treponti, Castelnuovo, Feriole, Praglia, Teolo, Villa di Teolo.
“I confessori siano un vero segno della misericordia del Padre. Non ci si improvvisa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono”.