Come ogni anno, Alberto Danieli realizza il presepe della cappella dell'ospedale della sua città, Piove di Sacco. "Un ringraziamento doveroso va al cappellano don Caterino", commenta Danieli, "che mi permette di fare tutto questo sia per la comunità ma anche per i malati dell'ospedale. A volte basta un sorriso con convinzione di fede di fronte a quel presepe per sollevare in parte le loro sofferenze". Il presepe resterà visitabile fino al 31 gennaio 2019.
La più bella notizia della storia "in onda" su una vecchia TV non più funzionante. Ecco l'idea originale per il Natale di Gianni Urbani da Urbana, che ha creato il suo presepe all'interno di un televisore con tubo catodico.
Alla base del presbiterio, accanto a un albero dal quale risalta la scritta "Pace". Ecco il presepe che ha accompagnato le feste nella parrocchia di San Bartolomeo di Primolano.
Un presepe per ricordare il dramma di Genova, e alcuni amici sfollati. Perché Gesù nasce anche qui, nel quartiere abbandonato, tra le macerie. Ecco il presepe della famiglia Rampazzo.
Francesco e Ottorino Marcato hanno scelto per il loro presepe di quest'anno un'ambientazione montana, a ricordo dei disastri del maltempo nell'Altopiano d'Asiago, devastato dall'acqua e dai venti.
Un presepe inclinato che richiama un famoso gioco televisivo. I ragazzi della terza media della parrocchia padovana di Cristo Re, con "Stasera è tutto possibile", nella Natività ricordano che nulla è impossibile a Dio.
Un presepe in un vecchio comodino. "L'ho chiamato Dio nel cassetto", spiega l'autrice Marilla Lovato di Montagnana. "Troppo spesso lasciamo Dio nel cassetto e lo tiriamo fuori solo quando ci serve per poi chiudere nuovamente il cassetto del comodino".