Il presepe di quest’anno della parrocchia di Laghi di Cittadella richiama i segni battesimali. Oltre i personaggi del presepe: Gesù, Maria, Giuseppe, bue, asino, angeli, il pastore della meraviglia, il pastore della carità, i pastori in generale, troviamo un fiume bianco con tante gocce azzurre, sulle quali i nostri ragazzi dell’iniziazione hanno scritto il loro nome e la data del loro battesimo.
Ha confermato di essere il più grande presepio vivente del Vicentino, come pure dell’intero Nordest, quello che si è svolto il 28 e 29 dicembre scorso nelle grotte di San Donato di Villaga. Un luogo rupestre, preistorico e mistico, sconosciuto ai più fino a un decennio fa, quando un gruppo di volontari ha deciso di dare avvio a quella che sarebbe diventata una delle tradizioni natalizie più attese e visitate dell’Area Berica.
Paolo Franco, originario di Padova, vive in Germania da più di quattro anni. "Qui sovrabbondano alberi di Natale, addobbi con luminarie, stelle comete, renne e babbi Natale... ma almeno nelle chiese cattoliche viene allestito ancora il presepio. Ecco qui alcune scene di questa Natività così speciale.
Il presepe di quest’anno, a Laghi, richiama i segni battesimali. Oltre i personaggi del presepe – Gesù, Maria, Giuseppe, bue, asino, angeli, il pastore della meraviglia, il pastore della carità, i pastori in generale – troviamo un fiume bianco con tante gocce azzurre, sulle quali i nostri ragazzi dell’iniziazione hanno scritto il loro nome e la data del loro battesimo.
Atmosfere di una volta contemplando questo presepe artigianale fatto in legno, argilla, sughero, polistirolo e rame, popolato da statuine Fontanini dai colori vivaci provenienti dagli anni '60. Questa la natività composta da Andrea e Lidio Zaggia di Due Carrare, Padova.