Nei bilanci sociali le due maggiori imprese italiane nel gioco d’azzardo dicono di puntare alla «crescita del business agendo in modo responsabile, sicuro e legale». Come se le ludopatie fossero un problema di poche persone già deboli di loro, e non un fenomeno dovuto proprio al proliferare dei giochi d'azzardo.
«In un mese potremmo farcela». Il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Leonardo Padrin, è ottimista. A breve, quindi, il Veneto potrebbe avere una legge che metta ordine alla diffusione e alle presenza della sale da gioco; un tentativo di combattere quella che ormai è una vera e propria epidemia, la ludopatia, che è sempre più diffusa e crea danni a tanti cittadini e alle famiglie.
Sgravi Irap per chi non installa slot machine, più prevenzione e soprattutto una distanza minima da tutti i luoghi sensibili e di aggregazione. La proposta all'esame della commissione sanità del consiglio regionale va nella giusta direzione. E non a caso l'industria del settore alza subito le barricate.
Lottomatica e Sisal come "official partner". L’economista cattolico Luigino Bruni, tra i promotori di “Slot Mob”, si dice stupito che i membri di Cl non protestino. «I 90 miliardi buttati nell'azzardo rovinano famiglie e sono sottratti all'economia buona che muore e chiude». Il tema viaggia sui social.
Il comune dice no alle scommesse on line: disattivati i link che consentono l’accesso ai siti dove è possibile fare una scommessa per chi si collega dalla rete wifi comunale Iperbole.
Società schermate, conflitti d'interesse, contratti che impongono milioni di euro in pubblicità. La denuncia nel corso della presentazione del libro Vite in gioco. Oltre la slot economia, di Carlo Cefaloni: «Bisogna intervenire sulle concessioni. Andare oltre la questione patologie e al divieto di pubblicità previsto nel Testo Unico».
Due esempi: 1 probabilità su 622.614.630 di fare 6 al SuperEnalotto. Su 30 milioni di biglietti del Gratta&Vinci "Miliardario" solo 275 vincono più di 1.000 euro. Queste ed altre notizie sul sito ideato dal Dipartimento di matematica del Politecnico di Milano per l’educazione delle giovani generazioni. Parla il ricercatore di analisi numerica Marco Verani. Alleanza con i docenti contro le ludopatie.
Matteo Iori (Conagga) sottolinea il problema delle sale indirizzate ad un target "familiare", nonostante per i bambini dal 2007 ci sia il divieto di accesso. Due esempi in Sicilia e in Sardegna. Si stima che ci siano 800 mila ragazzini tra i 10 e i 17 anni che giocano e altri 400 mila bambini fra i 7 e i 9 anni. Per settembre il governo promette nuove regole per il settore.
Si chiede loro di spingere per portare avanti le leggi che contrastano l'azzardo. Due i testi che aspettano l'approvazione: l'articolo 14 del decreto delega fiscale e il progetto di legge di Paola Binetti. La legge nazionale darà il quadro anche alle leggi locali.