L’infettivologo Vella. Ripartiamo dal rispetto dell’ambiente

La pandemia ha reso evidente la necessità di considerare la salute un bene di tutti soprattutto in queste ultime settimane in cui le varianti del Covid si rincorrono diffondendosi in ogni parte del mondo. Fin da subito è stato chiaro a tutti che non esistono confini per il virus. «È importante capire che o ci salviamo insieme oppure non si salva nessuno. Concetto per altro alla base dell’idea di salute globale» spiega l’infettivologo Stefano Vella, coordinatore del Festival della salute globale che da tre anni si svolge a Padova.

Mons. Crociata (Comece), “Unione Europea non smarrisca la sua coscienza mondiale”

“L’Unione Europea non deve smarrire la coscienza della sua responsabilità mondiale”. In un’intervista al Sir, mons. Mariano Crociata, vicepresidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea (Comece) spiega perché i vescovi europei e la Caritas Europa hanno unito la loro voce per chiedere all’Unione Europea, in questa delicata fase di vaccinazione, di farsi carico anche del destino dei popoli più deboli e minacciati dalla pandemia. “Del resto – osserva il vescovo -, in un mondo globalizzato, se non viene sconfitto dappertutto, tutti si rimane in qualche modo minacciati. È in gioco una coscienza europea all’altezza della sua responsabilità storica”.  

Mai come oggi l’Africa siamo noi

Nell’ultimo mese, in Africa, le morti causate da Covid-19 sono schizzate all’insù del 40 per cento. Parliamo di 22.300 persone che hanno perso la vita a fronte delle 16 mila dei 28 giorni precedenti. Fino al 19 febbraio, i contagi sul continente erano 3 milioni 796 mila, 100.294 i decessi.

Italia e post-pandemia. Di Matteo (Mcl): “Dalla difficoltà usciremo solo se ciascuno fa la propria parte”

“Una situazione emergenziale richiede che ci sia uno scatto di reni da parte di tutti, perché è in gioco il ruolo dell’Italia. Dobbiamo invertire totalmente la tendenza e penso che organizzazioni sociali e Terzo settore possano fornire un contributo importante a questo cambiamento”, afferma Antonio Di Matteo, nuovo presidente di Mcl, analizzando l’attuale situazione socio-politica del Paese

Politica: p. Occhetta, “ritrovarsi nel meta-luogo del ‘centro’ per una stagione costituente”

“Il centro politico, inteso in senso partitico, è stato svuotato e tanti milioni di elettori, orfani della loro appartenenza, hanno cercato rifugio in altri lidi”. Lo scrive padre Francesco Occhetta, nell’editoriale del giornale online della Comunità di Connessioni, in cui spiega le cause di ciò: “Dalla nascita di piccoli partiti ininfluenti alla poca attenzione verso la classe media, dalla mancanza delle riforme costituzionali alle ultime leggi elettorali che hanno premiato le ali e impedito alle forze più moderate di allearsi”.