Arpav, l’agenzia veneta per l’ambiente, parteciperà a uno studio per indagare possibili correlazioni tra Covid-19 e inquinamento atmosferico. Nelle scorse settimane altri centri di ricerca avevano ipotizzato che l’alta percentuale di polveri sottili potesse favorire il contagio, magari consentendo una maggiore permanenza del virus nell’aria.
"Sono stata tre ore ostaggio di Al Shabaab, con addosso il sangue di mio marito e una nuova vita in grembo. Lei è stata prigioniera 18 mesi: non potete nemmeno immaginare cosa abbia sofferto". A parlare da Mogadiscio è Mariam Yassin Hagi Yussuf
Questo tempo di emergenza sanitaria porta alla luce molte situazioni di disagio, di sofferenza e sicuramente non mancano anche gli episodi di microcriminalità. L’assenza di movimento di una grande fetta della popolazione determina l’accentuarsi e l’emergere con maggiore evidenza di altre situazioni, ma fare di tutte le erbe un fascio manca di rispetto alle persone, ai luoghi, alla verità oggettiva.
Braccianti agricoli, colf e badanti, ma non solo. C’è chi ha perso il lavoro, chi è arrivato regolarmente con un visto turistico e chi non riesce a rinnovare la protezione per effetto del decreto Salvini. Almeno 100 mila sono colf e badanti
Sono numerose le associazioni e le personalità (ben 250) che hanno preso parte al gruppo di lavoro per la definizione di un documento che pone le basi sociali e giuridiche per affermare la necessità della regolarizzazione. Ecco le proposte
Capiremo presto in cosa consiste, nella pratica, la fase 2 del coronavirus. Difficile dire quale sia l’equilibrio da seguire. Lo scenario suggerisce due schieramenti: da una parte i vivi e i forti, dall’altra il silenzio dei morti e degli infettati
Una riflessione sul welfare in tempi di emergenza Covid-19. Il Comune di Bologna, e più in generale tutte le istituzioni, stanno delegando “alla brava gente” la tenuta del welfare cittadino?
E’ entrata nel decreto “Rilancio”, ma nella sua ultima formulazione la misura pensata per aiutare le famiglie più in difficoltà escluse da altre forme di sostegno provoca delusione e amarezza. Forum DD e ASviS: “Iniqua disattenzione alla parte più debole del paese”. Caritas Italiana: “Non dimentichiamo i poveri”
L’emergenza richiederà un ruolo più forte dello Stato e delle strutture regionali pubbliche nelle imprese. Da una parte si teme una maggiore invasività della politica e scarsa efficienza, dall’altra vengono immessi soldi pubblici (cioè di tutti) e qualche controllo ci vorrà. Di tutto questo si sta discutendo per preparare il Decreto Legge di maggio atteso a breve. Metterà a disposizione 55 miliardi, altri arriveranno dall’Europa e da organismi sovranazionali. La liquidità straordinaria serve per l’emergenza, meglio se saprà anche indicare un percorso