Voci da Roma C’è voglia di confronto, con la consapevolezza che va fatto un pensiero comune sulla difesa. Una piazza non di militanti, ma di cittadini. E di tanti che sognano
L’intelligenza artificiale rischia di omologare il pensiero e di essere uno strumento di potere nelle mani di pochi, spingendo alla standardizzazione piuttosto che alla crescita autentica
Una nutrita partecipazione di operatori sanitari e pastorali, volontari, ministri della comunione, assistenti spirituali ha partecipato sabato 15 marzo ai Santuari Antoniani di Camposampiero, al convegno annuale dell’Associazione italiana di pastorale sanitaria-Aipas del Triveneto, dal titolo “La speranza non delude. Non temere, piccolo gregge” (Lc 12, 32), moderato da padre Adriano Moro, camilliano, membro del consiglio nazionale Aipas, cappellano del policlinico di Padova e responsabile dell’ufficio diocesano di pastorale della salute. Evento che cade proprio durante il ricovero di papa Francesco al Gemelli, che si trova a vivere quanto aveva scritto gli scorsi mesi nel messaggio per la Giornata mondiale del malato dell’11 febbraio.
In momenti di incertezza e di sconcerto come sono gli attuali si va alla ricerca di pensieri e parole che aiutino ad alzare lo sguardo per scorgere volti e segni di speranza
Vale la pena di sottolineare alcuni punti forti della scuola italiana, che non sono questione di oggi, ma conquiste guadagnate nel tempo e valorizzate nella prassi di tanti anni
Oggi, più che mai, l’Europa ha bisogno di cittadini consapevoli, capaci di leggere i segni dei tempi e di impegnarsi per un progetto comune che metta al centro la dignità della persona, la pace e la giustizia sociale