La tratta di esseri umani il tema della Via Crucis con il Papa al Colosseo. Ne parla suor Eugenia Bonetti

“La nostra indifferenza diventa complicità con le nuove forme di schiavitù che distruggono la vita e il futuro di tante donne del Sud del mondo, ma anche di tanti consumatori del Nord del mondo. Il danno di questa nuova e terribile forma di schiavitù è enorme. E richiede una forte denuncia e lotta contro la criminalità organizzata. Tutti siamo chiamati a sentirci responsabili di questo grave disagio sociale”. Ne è convinta suor Eugenia Bonetti (Associazione Slaves no more), che analizza il fenomeno della tratta, sull’ultimo numero del mensile “Vita Pastorale” (maggio 2019). Pubblichiamo il testo integrale della sua riflessione.

«Adesso torniamo a discutere». A Limena 150 personalità del mondo cattolico firmano un manifesto per il futuro dell’Italia

Forum di Limena. Un documento siglato da oltre 150 personalità del mondo cattolico invita a riaprire il dibattito sul futuro dell'Italia. «Non possiamo rimanere in silenzio: coniugare fede e vita è oggi indispensabile». Tra i firmatari 22 preti, 7 religiosi, 1 diacono permanente. Esponenti di associazioni e movimenti ecclesiali, sindacalisti, politici, intellettuali, insegnanti, imprenditori. Un arcobaleno di presenze che dice di una storia radicata e di una voglia di discutere che non è venuta meno, seguendo quel metodo del discernimento iscritto nella storia delle nostre chiese, dai convegni di Aquileia al convegno nazionale di Firenze.

Sulle ceneri di Notre-Dame, tra simbolismi e presagi

Nel rogo di Notre-Dame si può forse decifrare la giusta risposta: una sorta di triste divinazione, utile però per tradurre in rinnovata speranza quello che a qualcuno può sembrare un macabro presagio. E per rendersi conto che lo scenario da scrutare non è la cattedrale bruciata ma la gente tutt’attorno: che – proprio in Francia – il post-cristianesimo stia cedendo il passo alla post-laïcité?

Messa crismale del Giovedì Santo. Un Dio imitabile

Gesù ci vuole suoi imitatori e vuole che nelle nostre relazioni (sia quelle con i fedeli, sia quelle fra di noi) siamo sempre ministri di guarigione. Se non le viviamo così non diverranno mai relazioni ministeriali: saranno solo amicizie e, nella peggiore delle ipotesi, complicità.

Notre-Dame, le ferite del Signore e le nostre ferite

L'incendio della cattedrale parigina è una delle tante distruzioni della Storia, che non ha riguardo né per gli edifici sacri né per quelli laici. Ma pensare alla ricostruzione non basta: per noi cristiani c'è bisogno di uno sguardo di fede che vada oltre e riconosca il valore delle ferite.