Economia? Ci vuole una visione ecocentrica

Davos. Si poteva fare di più. Si poteva fare meglio e diversamente. Una immagine dall’ultima mattina del Forum può diventare il simbolo dell’auspicabile rotta futura: il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che si confronta con quattro del centinaio di giovani “global shapers”, che sono stati invitati a Davos e che hanno disseminato, lontano dai riflettori su cui l’informazione si è concentrata, le loro idee, le loro esperienze concrete sul campo e la loro voglia di cambiamento. Nel mondo, secondo dati Onu, ce ne sono 11mila di questi giovani.

Greta torna a Davos e accusa: niente è cambiato

A Davos l'appello di Greta Thunberg, ispiratrice del movimento 'Fridays for future’: Al mondo restano soltanto otto anni per cercare di mantenere l'aumento delle temperature al di sotto di 1 grado e mezzo. Le temperature medie odierne sono di circa 1,1 gradi al di sopra delle temperature pre-industriali, secondo dati delle Nazioni Unite. Il loro aumento sta causando fenomeni climatici estremi come ondate di caldo, incendi, innalzamento dei livelli del mare.

La cementificazione avanza senza sosta

Un territorio sempre più fragile e povero per colpa del consumo di suolo e  il Veneto è la regione in cui si costruisce di più.Nelle aree urbane ad alta densità solo nel 2018 abbiamo perso 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. Ma il consumo di suolo cresce anche nelle aree protette e nelle campagne: negli ultimi sei anni l'Italia ha perso superfici che erano in grado di produrre tre milioni di quintali di prodotti agricoli.  L’incremento del consumo di suolo è un problema che riguarda prevalentemente le regioni del Nord (53,4%) e meno quelle del sud (20,6%). Veneto e Lombardia, da sole, incidono per il 30% sul dato nazionale di crescita di superfici urbanizzate. 

2020 preoccupazione ambiente

Duro il giudizio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sul contributo umano ai cambiamenti climatici espresso in occasione della cerimonia per Lisbona capitale verde d'Europa per il 2020: «L’umanità sta combattendo una guerra suicida contro la natura che reagisce e risponde con uragani, incendi e gravi siccità in molte regioni del mondo» ma l'azione dell'uomo "distruggerà l’umanità e la possibilità di vivere sulla terra». Lisbona è stata valutata sulla base di dodici indicatori quali: l’attenuazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la mobilità urbana sostenibile, l’uso sostenibile del suolo, la presenza della natura e della biodiversità e la qualità dell’aria.

Save the Children in soccorso dei bambini vittime dell’eruzione del vulcano Taal

Mentre il vulcano Taal continua a eruttare a soli 100 km dalla capitale delle Filippine, Manila, si stima che più di 20mila bambini, che vivono nella zona a rischio identificata dal governo filippino, siano stati evacuati dalle loro case. Sono almeno 15mila le persone fuggite dai territori vicini al vulcano e nella provincia di Batangas sono stati predisposti i principali centri di evacuazione. 

L’Australia brucia, ma non per caso

Un pezzo di Australia brucia da settembre e ad oggi il bilancio degli incendi è di 26 morti, 10 milioni di ettari distrutti, 2000 abitazioni in cenere, un miliardo di animali vittime tra cui migliaia di koala insieme a "canguri, wallaby, petauri, potoroo e uccelli melifagi” denuncia il WWF, mentre il fumo ha raggiunto il Sud America - Cile, Argentina, Brasile - viaggiando per 12mila chilometri. Colpito soprattutto lo stato del Nuovo Galles del Sud, nella costa nord-orientale. Un dramma e gli scienziati sostengono che questa ondata di incendi boschivi è assolutamente eccezionale e correlata al climate change anche se i politici conservatori australiano lo negano: « «La siccità è un evento periodico naturale, ma il fatto che questa sia la peggiore siccità mai registrata in Australia e che nel 2019 abbiamo infranto più volte i record assoluti delle temperature è un’indicazione abbastanza inequivocabile che i cambiamenti climatici hanno peggiorato la situazione», ha dichiarato Owen Price dell’Università di Wollongong.

Un 2019 da paura

Nubifragi, siccità, ondate di calore sempre più forti e prolungate, fenomeni meteorologici intensi ed estremi dovuti ai cambiamenti climatici. Così nel 2019 in Italia si sono registrati 157 eventi estremi in cui hanno perso la vita 42 persone. Un bilancio in crescita rispetto a quello del 2018 che aveva registrato 32 vittime e 148 eventi estremiIl 2019 è stato caratterizzato da 85 casi di allagamenti da piogge intense; 54 i casi di danni da trombe d’aria (41 nel 2018), 5 di frane causate da piogge intense e 16 esondazioni fluviali. 

Clima, ambiente, sostenibilità. Per gli italiani sono le “parole” del 2020

Per il 2020 gli italiani vogliono impegnarsi di più per cambiare i propri stili di vita. Almeno così risulta dal sondaggio condotto da Nomisma e Coop su un campione di mille persone. Il 68% afferma che si prenderà più cura di sé, il 65% si ripromette di ridurre l'uso della plastica, il 64% di sprecare di menoo il 63% camminerà di più a piedi.  «Clima, ambiente e sostenibilità, sono queste le tre parole che per gli italiani caratterizzeranno il 2020, sulla scia dei nuovi valori imposti dai ragazzi della Generazione Greta al resto della società italiana», si legge nel rapporto di Coop-Nomisma.

La salute dei ghiacciai, una mostra per capire il futuro

Sulle tracce dei ghiacciai è una mostra davvero imperdibile. Allestita al Museo Civico di Bassano del Grappa fino al 17 febbraio 2020, la mostra fotografica racconta il progetto del fotografo Fabiano Ventura che documenta gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai più importanti della Terra. Sulle tracce dei ghiacciai coniuga comparazione fotografica e ricerca scientifica illustrando  le cinque spedizioni del progetto e grazie anche al confronto diretto tra fotografie storiche e moderne emerge l’urgenza di un’azione che inverta la rotta se vogliamo un pianeta da vivere.