La commemorazione che domenica 22 maggio ha aperto il lungo periodo di ricordi dell’avanzata austroungarica sull’Altopiano di Asiago, ha ricordato l’importante ruolo svolto dalla chiesa, dai parroci dell’Altopiano ma anche dalla struttura ecclesiale diocesana, nel pronto soccorso alle famiglie costrette ad abbandonare le loro case e scendere in pianura prive di ogni risorsa. Una mobilitazione decisa dal vescovo Pellizzo nel giro di pochi giorni, con una lettera indirizzata a tutti i parroci.Acquista la prima pagina del 28 maggio 1916 in formato ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
La prima guerra mondiale segna una profonda rivoluzione nel modo di combattere. Per la prima volta viene praticata la guerra aerea e quella sottomarina; debuttano i gas asfissianti. Ma la vera rivoluzione nel modo di combattere viene da due protagonisti che furono i reali dominatori su tutti i fronti: la mitragliatrice e il filo spinato.Acquista la prima pagina del 2 aprile 1916 in formato ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
La lettera quaresimale di papa Benedetto XV che invoca la pace e invita i cattolici alla preghiera. «Non ci è possibile astenerci dal levare ancora una volta la nostra voce contro questa guerra, la quale ci appare come il suicidio dell’Europa civile». Acquista la prima pagina del 12 marzo 1916 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
Gli strali del settimanale diocesano colpiscono un libro di Giovanni Papini, La paga del sabato, che ripropone enfatizzata la tesi futurista della guerra igiene del mondo. Lo scrittore è citato a esempio della degenerazione dell’uomo senza fede.Acquista la prima pagina del 20 febbraio 1916 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
La triste disillusione dei soldati che tornano alle proprie case in licenza, trovando una società in cui troppi ancora si permettono lussi e divertimenti invece di accompagnare lo sforzo bellico con un contegno adeguato.Acquista la prima pagina del 16 gennaio 1916 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
Adesso magari, a cento anni di distanza, può sembrare assurdo. Ma a quel tempo, nel dicembre del 1915, anche se ancora la grande guerra non aveva fatto assaggiare all’Italia tutta la sua crudezza, il sapore della ritirata e della paura, c’era chi si lamentava perché durante i funerali dei soldati italiani si pregava per tutti i caduti, anche quelli di campo avverso. Acquista la prima pagina del 5 dicembre 1915 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
Già nei primi mesi di guerra cominciarono ad emergere valutazioni sugli illeciti guadagni che venivano ottenuti dalle industrie coinvolte nelle forniture militari. Sovrapprofitti che furono subito denunciati anche dalla Difesa e poi comprovati, alla fine del conflitto, da un’apposita commissione parlamentare. Acquista la prima pagina del 28 novembre 1915 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
Migliaia di mutilati e di ciechi, un gran numero di orfani di guerra, industrie che languono o muoiono «pel divampare della guerra»: queste le conseguenze del conflitto. E non sono passati nemmeno cinque mesi dall’ingresso dell’Italia in questa «immane tragedia» europea! Acquista la prima pagina del 17 ottobre 1915 in formato digitale ad alta risoluzione dal nostro e-shop.
In occasione della ricorrenza del 4 novembre la Difesa pubblica il terzo capitolo dell’e-book dedicato alla rilettura della guerra attraverso le pagine del settimanale diocesano e, nello specifico, all’anno 1916.Scarica la terza puntata dell'e-book "La Difesa del popolo in guerra" in allegato