La Difesa non legge la guerra che comincia ormai a manifestarsi nella sua brutalità, come un “castigo di Dio” per i peccati dell’uomo, ma piuttosto come il suicidio di una società secolarizzata che ha perduto i suoi riferimenti morali e intellettuali lasciandosi travolgere dall’egoismo. E trova anche l'assenso di insospettabili intellettuali del mondo laico...Acquista la prima pagina del 19 settembre 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
L’Altopiano vicentino è vittima due volte: per la presenza della linea del fronte e per la diffidenza con cui i militari, istigati da circoli anticlericali, guardano alla popolazione accusata di connivenza col nemico. Ma il processo a tre parroci e cinque laici dell'Altopiano, arrestati il 4 luglio, si conclude con la loro piena assoluzione.Acquista la prima pagina del 15 agosto 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
Fino al momento della prima mobilitazione furono i contadini quelli che sopportarono il peso più rilevante della guerra: in un’Italia ancora prevalentemente agricola il fronte sottrasse la maggior parte della manodopera adulta, lasciando sui campi le donne, gli anziani e i ragazzi. Insufficienti i sussidi concessi dal governo alle famiglie povere.Scarica la quarta puntata dell'e-book "La Difesa del popolo in guerra" in allegato
Sui campi di battaglia ormai si combatte e si muore ogni giorno. Accanto ai soldati, ecco l'opera silenziosa e spesso eroica dei cappellani militari. Tre storie esemplari, di coraggio e altruismo, raccolte dalle corrispondenze di guerra di giornali "laici", occupano la prima pagina della Difesa del popolo del 25 luglio.Acquista la prima pagina del 25 luglio 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
È sbarcata sull'altopiano di Asiago, e vi rimarrà fino alla fine di agosto, la mostra delle prime pagine più significative della Difesa pubblicare durante la Grande Guerra. Appuntamento a Canove e Gallio per leggere titoli e notizie a partire dall'agosto 1914, quando il settimanale diocesano di Padova annuncia lo scoppio del primo conflitto mondiale.
Giugno 1915, primo mese di guerra per l'esercito italiano. Nel numero del 13 giugno la cronaca dell’inviato di guerra Athos Gastone Banti fornisce indicazioni tranquillizzanti sul trattamento dei soldati in prima linea, dal rancio all'abbigliamento.Acquista la prima pagina del 13 giugno 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
Una proposta per i lettori e gli amici della Difesa del popolo: passeggiata animata sui luoghi della Grande Guerra.L'appuntamento è per domenica 28 giugno dalle 8.30 alle 19 (circa) in val Magnaboschi, Cesuna, sull'altopiano di Asiago.
La posizione dei cattolici. La vita della popolazione colpita dagli eventi bellici. La difesa dei preti ingiustamente accusati di disfattismo... Tutto questo e non solo nel primo capitolo dell'ebook sulla Grande guerra, curato da Lorenzo Brunazzo, che pubblichiamo questa settimana. L'obiettivo è rileggere il drammatico evento di cento anni fa attraverso il racconto in diretta del nostro settimanale che allora era attivo già da sette anni (nella foto, profughi di guerra di Arsiero, nel Vicentino). Scarica la prima puntata dell'e-book "La Difesa del popolo in guerra" in allegato
Nei primi due numeri di maggio 1915 ricorrono assillanti sulle prime pagine della Difesa gli interrogativi: “L’Italia vuole o non vuol la guerra?” (9 maggio), “Si va o non si va in guerra?” (16 maggio). Nel primo numero del mese l’articolista si dichiara convinto che ormai l’entrata in guerra sia inevitabile, ma avverte che è illusione pensare di far fuori il nemico in quattro e quattr’otto, per potersi sedere bellamente al tavolo dei vincitori. E così, infatti, sarà…Acquista la prima pagina del 30 maggio 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.