Seconda tappa del nostro viaggio nel cuore di una regione che nasconde indubbie potenzialità e coltiva ambizioni europee. Ma che non ha ancora saputo dare loro una forma compiuta. Antonio Gesualdi, giornalista e ricercatore, analizza le radici di una terra alla ricerca mai soddisfatta di una propria fisionomia.
Un’economia da ripensare Stefano Righi, giornalista economico del Corriere della sera, riflette sui limiti del sistema manifatturiero e sulle direzioni da intraprendere per uscire dalla crisi. Distretti tra rilancio e declino: erano uno dei vanti dell’economia veneta, ma non tutti sono rimasti in piedi. Ce l’ha fatta chi ha investito in innovazione, e ricerca di nuovi mercati. Altrove, vedi il mobile di Casale di Scodosia, si contano i capannoni vuoti.
Nel 2015, il Censis ha individuato nel cuore del Veneto una “regione urbana” lungo l’asse Padova, Treviso, Vicenza fino a lambire Venezia. Si può parlare di città infinità, dunque? La prima puntata della nostra inchiesta, in viaggio tra il Veneto di oggi e il Veneto che verrà.
Gli studiosi hanno iniziato a chiamarla la "città infinita". Il Censis, a proposito dell'area che comprende Padova, Treviso e Vicenza, ha parlato di "regione urbana". Una cosa è certa: i vecchi confini non servono più, e nella vita quotidiana nemmeno lo notiamo più. Ma con cosa sostituirli? E che profilo presenta oggi l'area centrale del Veneto, quella che dalla pedemontana arriva alla laguna. Proviamo a capirlo insieme, in un viaggio in 10 tappe a cavallo tra presente e futuro.