La criminalità ha sempre mostrato grande interesse nel settore della raccolta e della gestione dei rifiuti, come emerso da molteplici indagini. Secondo l'ultima relazione della Commissione Ecomafie «pur non essendovi ancora particolari evidenze, può dunque ritenersi, secondo logica e in base alla conoscenza del fenomeno, che l'interesse rimarrà immutato» anche in emergenza epidemiologica COVID-19.
Le cosche vibonesi, che tra qualche settimana compariranno alla sbarra nel processo Rinascita-Scott, starebbero organizzando un attentato ai danni di Gratteri.
Sono 559 gli atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico nel 2019, uno ogni 15 ore. Sono state 83 le Province coinvolte – oltre il 75 per cento del territorio nazionale – e 336 i Comuni colpiti, il dato più alto mai registrato. Per la seconda volta nella storia di questo Rapporto sono stati censiti atti intimidatori in tutte le regioni d’Italia. La Lombardia si colloca al quinto posto a livello regionale, dopo le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa.
Oltre 220 i siti Internet privi di autorizzazione da parte dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) creati ad hoc con l’unico scopo di truffare: un business milionario che ha visto migliaia di cittadini indotti ad acquistare polizze assicurative per la responsabilità civile della propria auto, apparentemente convenienti, ma che in realtà non offrivano alcuna copertura.
Il primo appuntamento si terra il prossimo 17 giugno alle 10, con "Diritti in campo", organizzato a Erbè (Verona). Quest'anno i “Campi della legalità” promossi da Arci e Rete degli studenti medi, Unione degli universitari, Cgil, Spi e Flai Cgil, saranno sul web con una diretta streaming sulla pagina Facebook Campi della Legalità.
La Regione Veneto è stata ammessa con riferimento a tutte le contestazioni mosse nei confronti dei 46 imputati, che riguardano i reati di associazione mafiosa, di scambio elettorale politico-mafioso, nonché moltissimi altri delitti di varia natura, contestati come aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
Un lenzuolo bianco appeso nella facciata del Municipio, in piazza Roma, per ricordare con un flashmob la strage di Capaci, il 23 maggio del 1992 dove persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta.
La sorella del giudice e presidente della Fondazione Falcone spiega come verrà organizzato quest'anno l'evento "Palermo chiama Italia" che da tanti anni riuniva nella città palermitana migliaia di giovani di tutta Italia.