59 anni senza Olivetti, tre frasi per ricordarlo e scoprirne la storia

Adriano Olivetti, l'ingegnere, l'industriale e il politico. A quasi sessant'anni dalla scomparsa di Adriano, dell'epopea industriale e civile dell'Olivetti di quel periodo rimane forse troppo poco: splendide macchine da scrivere e da calcolo, una città cosmopolita — Ivrea — urbanizzata ad immagine e somiglianza dell'azienda e un enorme archivio di progetti, carteggi e grandi illusioni.

Ciò che non è invecchiato di un giorno sono i pensieri, gli scritti di Adriano Olivetti. Scopriamone tre.

Sviluppo sostenibile: il piano di Caritas a sostegno del Sahel

Migrazioni, fame e cambiamenti climatici: le sfide a cui è chiamata tutta l'Africa sub sahariana non possono lasciare indifferenti sia per le conseguenze che hanno sulle popolazioni coinvolte direttamente sia per l'impatto che hanno su tutta la comunità internazionale.

Una tematica, quella dell'impatto del cambiamento climatico sul cuore dell'Africa, al centro del XIII incontro del Gruppo Sahel della Caritas internazionale che si è da poco concluso a Le Saly, in Senegal, e che ha visto riuniti una ventina di organismi nazionali  tra  Caritas africane della regione, partner europei tra cui Caritas Italiana,  e una rappresentanza di organizzazioni statunitensi.

Venezuela: diario di una crisi economica

Con i container messi di traverso alle strade che collegano il Venezuela ai suoi vicini per fermare il passaggio degli aiuti umanitari, la situazione del paese sudamericano ha raggiunto livelli di drammaticità senza precedenti.

Una situazione sempre più complicata, con i venezuelani costretti alla fame e privi dei principali mezzi di sostentamento. 

Mancano farmaci, cibo e si affievoliscono sempre più le speranze che il braccio di ferro tra i "due presidenti", Maduro e Guaidò, possa risolversi in tempi rapidi.

Tempi Moderni compie 83 anni: l’attualità dell’operaio Charlot

C'è voluto tutto il genio di Charlie Chaplin per far ridere sulle disgrazie degli operai e sulla fatica del lavoro alla catena di montaggio.

Tutti ne ricordiamo la lotta contro i tic, autentici spasmi dovuti ai movimenti ripetuti del Chaplin operaio, o la sua improvvisa follia con successiva discesa nelle viscere della macchina...

Una commedia, certo, ma anche una denuncia dei ritmi di lavoro esasperati e di come l'industria abbruttiva i lavoratori. Tempi Moderni è un film dirompente la cui attualità ancora colpisce e stupisce, da vedere.

L’Italia è tornata in recessione: cosa sta succedendo?

Dopo anni di cauti progressi, l'economia italiana è tornata in difficoltà. Boccheggiano le imprese e tutto il mondo economico è scosso da una profonda incertezza.

Pesano le difficoltà globali, certamente, ma anche le dinamiche interne: servirà una manovra correttiva per tutelare il bilancio dello stato? Il governo reggerà ad una simile pressione?

Giro di commenti fra i principali attori della politica e dell'economia con una certezza: di tecnico in una recessione c'è davvero poco.

Reddito di cittadinanza: come funziona tra commedia e realtà

La kermesse di presentazione del reddito di cittadinanza, organizzata dal vicepremier Luigi Di Maio, rischia di passare alla storia più per la nomina di Lino Banfi all'Unesco che per i contenuti di una misura di welfare mai così tanto attesa e dibattuta.

Lino Banfi, già star della commedia sexy all'italiana, rischia di offuscare anche un altro paradosso, ossia come il reddito di cittadinanza sembri uscito da una commedia inglese che tutti abbiamo amato: Full Monty, squattrinati organizzati.

Un giro d'opinioni per capire come funziona — e cosa non funzioni con — il nuovo strumento di lotta alla povertà varato dal governo Conte.

Pensioni e quota 100: facciamo un po’ di chiarezza

Il decretone è tratto: reddito di cittadinanza e quota 100 hanno visto la luce del Consiglio dei ministri.

Mancava solo il ministro delle finanze Tria alla conferenza stampa di ieri sera in cui il presidente Conte e i due vicepremier Salvini e Di Maio hanno illustrato il testo del provvedimento.

Il tema delle pensioni è scottante: negli ultimi vent'anni alle riforme sono sempre seguite altre riforme ed ogni governo ha messo mano alla faccenda. Sopravvive ad ogni rivoluzione, comunque, la cosiddetta riforma Fornero.

Superata a destra, sottovalutata e bistrattata dai più, rimane il metodo standard su cui costruire la previdenza di oggi e domani. Anche con quota 100.

Si scrive stralcio, si legge condono: la norma che salva (anche) i furbi

Come il Burán, il vento della Siberia che tutto ammanta di candida purezza, così il decreto fiscale ha steso la sua soffice coltre su oltre 5 milioni di contribuenti.

Un velo d'indifferenza che, in un sol colpo, ha cancellato qualcosa come 12 milioni di carichi pendenti verso l'erario, ascrivibili a bolli auto non pagati, tributi evasi e tasse locali bellamente ignorate nel primo decennio del duemila.

Grand Commis del provvedimento è il sottosegretario Massimo Bitonci, già presunta manina — a dar retta alle ricostruzioni del Corriere della Sera — dietro ad altri provvedimenti fiscali che tanti malumori hanno creato in seno al governo solo pochi mesi fa.