Disabilità e assistenza, distanziamento non obbligatorio

Suscita polemiche l'articolo 9 dell'ultimo Dpcm sulle riaperture. Barbieri: «Scopro di essere stato fuori legge fino a ieri». Bonanno: «La legge non esiste se l'assistenza viene erogata dal famigliare. Il caregiver non interessa». E poi c'è il problema della tutela della salute: »Test e tamponi per disabili, familiari e operatori. O il rischio sarà alto».

Dio assume le nostre dimensioni. Siamo fatti per stare con Lui

Immaginare, supporre, calcolare, inventare linguaggi nuovi, interpretare, andare al di là di ciò che conosciamo come consueto, conosciuto, ragionevolmente accettabile. Se fisicamente rientriamo in tutto e per tutto nel regno animale, accanto agli altri esseri viventi, l’intelligenza di cui siamo portatori – non gli unici, ma i più dotati – ci distingue da tutto ciò che ci circonda.

Di nuovo tutti negativi i tamponi sugli ospiti e gli operatori della Fondazione Santa Tecla

Il test era già stato effettuato ad aprile su circa 400 persone, sempre con esiti negativi. Secondo la Fondazione, questi risultati premiano l’impegno di tutti e i sacrifici anche degli anziani che per settimane non hanno ricevuto le visite dei loro cari. Ma la vicinanza agli ospiti della casa è arrivata da tutta la comunità atestina, con una lavatrice a ozono donata grazie alla campagna “Aiutiamo chi lavora per la nostra salute”, le mascherine donate dalla squadra di rugby e le orchidee e i gerani che avrebbero dovuto essere esposte a “Este in fiore”

Cosa ci insegna la pandemia?

Come la storia di tutte le epidemie ci ha insegnato, per combattere il COVID-19 è indispensabile tenere insieme la tutela della salute e quella dell’ambiente. La pandemia, una chiara espressione dell’ambiente malato, ha dimostrato che potenza economica e tecnologica non sono in grado di evitare enormi danni sanitarie sociali e che dovremmo guardare oltre la mera diffusione del virus per capire la lezione che, nostro malgrado, il coronavirus ci dà.

Fism. Per riaprire a settembre è necessaria un’alleanza educativa tra scuola e famiglia

Scuole dell'infanzia e servizi educativi: come riaprire a settembre? Ecco la riflessione di Luigi Morgano, Segretario Nazionale Fism. Bisogna innanzitutto considerare i servizi 0-6 anni come un diritto ad essere educati e non esclusivamente come luoghi in cui portare i bambini per sgravare i genitori che lavorano. E ancora, servono indicazioni omogenee, ma è impensabile adottare una soluzione rigidamente identica per tutto il territorio nazionale.  Non è una ristrutturazione solo degli spazi di apprendimento, ma anche di quelli relazionali. E ancora: quali criteri adottare per stabilire quali bambini possono rientrare? E come far fronte alla carenza di insegnanti in possesso del titolo di studio prescritto e come sostenere gli oneri economici connessi? La questione è quindi molto complessa, perché allora non prevedere già da ora una sperimentazione, in alcune realtà rappresentative del più ampio contesto italiano, ovviamente autorizzata, ben definita, tutelata, con una adeguata copertura economica per i costi che ne derivano?