Silvio Garattini: «Gli anziani devono parlare ai giovani»

Nato a Bergamo il 12 novembre 1928, il noto scienziato, uno dei massimi esponenti del mondo della ricerca, presidente e fondatore dell’istituto “Mario Negri”, Silvio Garattini ha ricordato al giornale dell’Università di Padova Il Bo Live le condizioni della ricerca e dell’assistenza sanitaria prima che tante conquiste scientifiche e sociali migliorassero enormemente la qualità della nostra vita. Una realtà che, secondo lo studioso, le persone anziane dovrebbero raccontare ai giovani.

Un Paese che tratta così la sua scuola dice chiaramente ai suoi giovani che se ne sta fregando di loro

Un altro anno scolastico si è chiuso senza scomodare troppo i sonni del Paese. Su questo distratto silenzio incide forse il fatto che la scuola non costituisce più un ascensore sociale per le nuove generazioni. Inoltre, le modifiche apportate al sistema scuola ci hanno forse internazionalizzato, ma hanno in parte snaturato le tipicità più nostre, rendendole meno presenti nei programmi. Ed è inspiegabile come, nello scrigno d’arte in cui viviamo, restino cenerentole storia, storia dell’arte, musica, religione. Un Paese che tratta così la sua scuola è un paese che dice chiaramente ai suoi giovani che se ne sta fregando di loro. 

L’eredità di Andrea Camilleri: «Sono curioso, anche dell’eternità»

Nella serata al teatro greco di Siracusa, svoltasi il 12 giugno scorso, Andrea Camilleri ha spiegato di aver voluto affrontare questa nuova sfida mosso dalla curiosità. Nell’ormai celebre monologo di circa un’ora e mezza, poi mandato in onda dalla Rai e infine divenuto un libro, lo scrittore siciliano attraverso il mito di Tiresia, si sofferma sul dono di vedere con la mente. L’esperienza poetica e personale di un uomo che contrappone la curiosità e la conoscenza alla rinuncia e alla rassegnazione.