Nicola Kopij Zanin, 21 anni, studente di economia, vede i giovani in politica sempre meno marginalizzati. È ottimista, anche se chiede un coinvolgimento diretto nell'elaborazione dei programmi.
Il racconto di un ritiro per gli anziani a villa Immacolata. "Bisogna starci dentro per cogliere il fiume di grazia che queste persone sono con la loro età!"
Largamente superati i concetti campanilistici di "confine" propri di una mentalità passata, nel territorio veneto ci sono esempi virtuosi di un'unione diffusa. Dalla Federazione dei comuni del Camposampierese alla neonata realtà di Borgo Veneto, nella Bassa padovana: due sistemi efficenti di governance locale con un sguardo "alto" verso l'Europa.
L'industria 4.0 pone diverse riflessioni non solo sulla gestione degli spazi, ma anche sugli investimenti in ricerca e sviluppo. L'Europa chiede di puntare sulle start-up innovative, il Veneto è pronto?
Chi è rimasto deluso dall'esperienza dell'ultimo governo, chi non ha più fiducia nella politica o chi prova a dare la sufficienza a qualche programma di partito. Lo studio dell'Istituto Toniolo, “La condizione giovanile in Italia - Rapporto giovani 2018”, rivela che il 40 per cento dei giovani è lontano dalla politica e dagli ideali.
L'area centrale del Veneto è caratterizzata dalla dispersione urbana, un modello nato negli anni Settanta e che ha portato sempre più a perdere i confini tra campagna e agglomerati urbani. Stesse tradizioni, medesimi modelli imprenditoriali sono nati dal contatto e dal dialogo di queste zone. Ora però il consumo del territorio non si arresta, mentre alle spalle rimangono macerie di capannoni ed edifici dismessi.
Seconda tappa del nostro viaggio nel cuore di una regione che nasconde indubbie potenzialità e coltiva ambizioni europee. Ma che non ha ancora saputo dare loro una forma compiuta. Antonio Gesualdi, giornalista e ricercatore, analizza le radici di una terra alla ricerca mai soddisfatta di una propria fisionomia.