“Voglia di tenerezza”. Il titolo del film di James L. Brooks del 1983, con Shirley MacLaine e Jack Nicholson, ci è utile nel definire il mood dell’Academy, la scelta nella 94a edizione dei Premi Oscar di incoronare come miglior film “I segni del cuore. Coda” di Sian Heder. Si tratta di un “feel-good movie” sul valore dei legami familiari e dell’inclusione, che mette a tema la condizione delle persone con disabilità uditiva. Con un budget iniziale da film indipendente e attori non proprio di primo piano, “I segni del cuore. Coda” ha conquistato i giurati dell’Academy, forte anche dell’impegno di AppleTv+ nel sostenere il film, scalzando il super favorito “Il potere del cane” di Jane Campion targato Netflix, l’apprezzato “Belfast” di Kenneth Branagh e il gioiello “Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson
A pochi giorni dalla 94ª edizione dei premi Oscar, nella notte tra 27 e 28 marzo, nei cinema italiani troviamo due titoli in corsa per le statuette: il dramma introspettivo “Spencer” omaggio alla figura della principessa Diana del visionario regista cileno Pablo Larraín, con Kristen Stewart candidata come miglior attrice; e l’animazione “Flee” del danese Jonas Poher Rasmussen, in gara per tre premi tra cui miglior film straniero. In sala anche il thriller poliziesco “Ambulance” del regista Michael Bay con Jake Gyllenhaal. Il punto Cnvf-Sir.
“In tutto 22 anni, oltre 250 puntate. ‘Don Matteo’ è un grande marchio, che è stato sempre esplorato e innovato. Nel corso delle stagioni della serie ci sono state evoluzioni nella scrittura con coraggio”. È il commento di Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, in occasione della conferenza stampa di presentazione di “Don Matteo 13” – in onda su Rai Uno da giovedì 31 marzo –, aggiungendo anche che la serie è in decisa crescita anche sulla piattaforma online, nelle visualizzazioni su RaiPlay (si parla di +50%).
Tutto si gioca sul rapporto padre-figlio, e madre-figlia. Tra fantascienza, futuro distopico, disaster movie oppure animazione coloratissima che corre sul binario del fantastico, filo rosso di tre titoli forti di marzo è indubbiamente il dialogo in famiglia. Anzitutto al cinema il catastrofico “Moonfall” di Roland Emmerich con Halle Berry e Patrick Wilson, eroica impresa di tre astronauti sulla Luna per salvare la Terra. Su Netflix c’è “The Adam Project” di Shawn Levy con Ryan Reynolds, Mark Ruffalo e Jennifer Garner, avventuroso e brillante viaggio nel tempo, e nelle relazioni familiari. Infine, su Disney+ il cartoon “Red” di Domee Shi, le (dis)avventure di una tredicenne in conflitto con la madre. Il punto Cnvf-Sir.
Sui social il progetto "The sign dance" che mira a far diventare la lingua dei segni uno strumento di comunicazione quotidiano per tutti. Coinvolti anche Tommy Kuti, Biagio Antonacci, Normalize Normal Homes
Racconti dal volto sociale, affanni del quotidiano declinati tra realismo e lampi di ironia. Anzitutto, al cinema la commedia britannica “Il ritratto del duca” di Roger Michell. Ancora, il dramma “Parigi, tutto in una notte” di Catherine Corsini. Infine, anteprima dell’attesa serie Rai-Palomar “Studio Battaglia” diretta da Simone Spada. Il punto Cnvf-Sir