“Papa Francesco. Un uomo di parola” di Wim Wenders. Il dietro le quinte di mons. Dario E. Viganò: “Un racconto intenso e avvolgente”

Volendo forzare la mano, possiamo dire che è composto da due momenti, che fanno parte della tessitura narrativa: anzitutto l’attenzione a gesti, parole e viaggi del Papa; inoltre, c’è un raccordo di parola e sguardodiretto allo spettatore, che aiuta a ritessere i cinque anni di pontificato. Vanno ricordati poi alcuni inserti narrativi in bianco e nero girati ad Assisi, frutto dell’estro creativo di Wenders, che ha voluto richiamare il santo di Assisi, Francesco, da cui papa Bergoglio ha ripreso il nome come atto programmatico del suo pontificato: essere povero per i poveri, costruttore di dialogo e pace tra i popoli