Controlli sui filmati violenti e pornografici, tutela dei minori, maggiore pubblicità e l'obbligo minimo di un 30% di contenuti europei nei cataloghi. Queste le principali novità introdotte dall'Europarlamento che regolamentano i media audiovisivi e le piattaforme video. Le norme si applicheranno sia alle emittenti tradizionali (radio e tv) sia alle piattaforme di video on demand come Netflix, Amazon Video e Google Play iTunes, sia ai canali di condivisione come Youtube e i social network come Facebook.
La necessità di distinguere i trafficanti di esseri umani da individui e organizzazioni umanitarie che aiutano i migranti irregolari sarà al centro di un dibattito nella commissione per le libertà civili in programma oggi alle 15:30. Qui la diretta live a partire dalle 15.00: http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20180927-1500-COMMITTEE-LIBE
Troppi morti sulle strade d’Europa e la Comece, Commissione degli episcopati della Comunità europea, ha realizzato una campagna video di sensibilizzazione.
Nella zona euro non è previsto alcun cambiamento significativo per il prossimo semestre. Il dato emerge dal rapporto Ezeo, realizzato da Ista, Ifo e Kfo, che sottolinea: «i rischi dell’attuale scenario previsivo sono legati all’accentuarsi delle tensioni commerciali globali alimentate anche dalla politica intrapresa dagli Stati Uniti sui dazi»
La plastica rappresenta l'85% dei rifiuti delle spiagge e oltre l'80% dei rifiuti marini e secondo la Commissione europea l'87% dei cittadini dell'UE si dichiara preoccupato per l'impatto ambientale della plastica. Servono nuove norme per garantire biodegradabilità e compostabilità.
Nei paesi dell’Unione europea circa il 22-23% delle persone di età superiore ai 15 anni è impegnato in qualche attività di volontariato. Le organizzazioni religiose rappresentano il terzo più importante settore del volontariato in Europa, dopo lo sport e l’istruzione. Le credenze religiose sono essenziali nel motivare al volontariato. È la fotografia dell’“altra Europa” scattata da un’indagine sul volontariato, promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e curata dall’Istituto di statistica della Chiesa cattolica in Polonia.
Intervista al cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei, al termine dell’assemblea plenaria del Ccee che si è svolta a Poznań, in Polonia. “Il mondo ha bisogno di un’Europa unita perché ha qualcosa di bello e di grande da dire: la visione dell’uomo, della vita, il senso di Dio, il cristianesimo. E, quindi, la preoccupazione è questa e noi, come vescovi, non siamo esperti di geopolitica, ma come pastori insistiamo e lavoriamo perché questo non accada, ma si cresca, si proceda e si migliori nella comunione e nei rapporti”
Nel contesto di una Unione «resa più debole e più povera da Brexit» e «oggetto di attacco dai nazionalisti e dai populisti»il gruppo interparlamentare Altiero Spinelli presenta alcune riforme costituzionali dell’Ue nel senso di una “maggiore integrazione”, per una Europa “postnazionale”.
La Convenzione dei diritti dell’uomo compie 65 anni. «È un meccanismo di sicurezza unico che protegge oltre 830 milioni di persone. Che sia applicata dalle giurisdizioni nazionali o dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, la Convenzione ha cambiato la vita delle persone in tanti modi diversi in tutto il continente» spiega il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland.