Una politica agricola più verde e più equa

La PAC rappresenta il 34,5% del bilancio UE 2020 (58,12 miliardi di euro) e il 70% del bilancio della PAC sostiene il reddito di circa 7 milioni di aziende agricole nell’UE. Venerdì gli eurodeputati hanno adottato la posizione del Parlamento sulla riforma della politica agricola (PAC) post 2022 e adesso la squadra negoziale del Parlamento è pronta ad avviare il dialogo con i ministri dell’UE. La futura politica agricola dell’UE dovrebbe essere più flessibile, sostenibile e a prova di crisi e consentire agli agricoltori di garantire la sicurezza alimentare in tutta l’Unione.

L’Europa in città

A pochi giorni dalla Nona di Beethoven suonata da Maurizio Baglini all’Auditorium Pollini, il Festival Cristofori rinnova il suo impegno per portare avanti il dialogo su un’Europa del futuro. Venerdì 18 settembre, dalle ore 15.00 alle 17.00, si svolgerà nel Cortile di Palazzo Moroni la prima Giornata Europea del Festival. Si ragionerà sul ruolo dell’Europa nella vita delle città e su vantaggi e criticità di questo rapporto fondamentale. 

Proteggere i lavoratori stagionali e transfrontalieri

Un milione e 300mila persone nell’Unione europea vive in uno Stato membro e lavora in un altro. La crisi Covid-19 ha messo in luce ed esacerbato il dumping sociale e l'attuale precarietà delle situazioni di molti lavoratori transfrontalieri e stagionali impiegati nei settori agroalimentare, edile e sanitario dell’UE. Per questo il Parlamento ha adottato una risoluzione che esorta la Commissione a valutare le condizioni di occupazione, salute e sicurezza dei lavoratori transfrontalieri e stagionali.

Con cautela riaprono le frontiere europee

Da lunedì 15 giugno si riaprono le frontiere in Europa e riparte la libera circolazione dentro lo spazio Schengen, una decisione molto attesa soprattutto in Italia - e in Veneto - nella speranza di rivitalizzare l’economia e in particolare il settore turistico che sta subendo una crisi senza precedenti. Non tutti però. Alcuni Stati, infatti, hanno messo una serie di limitazioni e l’Italia resta ancora una “sorvegliata speciale”.  

I 70 anni della Dichiarazione Schuman, un’occasione per recuperare la forza delle origini

Non è un periodo facile quello che l’Unione europea e noi tutti stiamo attraversando. Il Settantesimo anniversario della “dichiarazione Schuman", che ha posto le basi della nostra Unione europea, ci serve per ricordare tutti insieme i valori su cui l’Unione si fonda e per trarre forza dalle idee che ne stanno alla base. È quello che emerge dalla dichiarazione del Presidente e dei leader dei gruppi politici del Parlamento europeo pubblicata per l’occasione, oggi 9 maggio 2020.