Un'occasione per ripercorrere le tappe fondamentali da quel 9 maggio 1950, ma soprattutto per dialogare con i deputati europei e conoscere più da vicino il lavoro nelle istituzioni UE. Un evento tutto digitale per celebrare con gli studenti la Festa dell'Europa e dare loro l'opportunità di confrontarsi direttamente con il lavoro nelle istituzioni europee. A 70 anni dalla Dichiarazione Schuman, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Dipartimento per le Politiche europee e il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Skuola.net, organizzano una Live Chat dal titolo “Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”.
No alla mutualizzazione del debito da coronavirus. Con 326 voti contrari, 282 favorevoli e 74 astenuti maggioranza degli eurodeputati ha votato contro l’emendamento di mutualizzazione del debito. Determinanti per la bocciatura sono stati i voti italiani degli eurodeputati della Lega e di Forza Italia. La risoluzione non ha alcun valore legislativo, ma un forte connotato politico.
Nella sessione plenaria straordinaria di ieri 17 aprile, il Parlamento europeo ha approvato con procedura d'urgenza il pacchetto "Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus" (CRII+), proposto dalla Commissione europea il 2 aprile scorso. I deputati hanno adottato misure aggiuntive per permette che i fondi UE siano disponibili immediatamente e con una flessibilità eccezionale per combattere la pandemia COVID-19.
La pandemia di COVID-19 ha messo sotto estrema pressione il settore sanitario dell’Europa. L’Unione europea sta mobilitando 3,08 miliardi di euro per aiutare i sistemi sanitari nazionali a far fronte al coronavirus e fornire assistenza medica ai pazienti che ne hanno bisogno. Un gruppo di esperti monitorerà gli sviluppi della situazione in stretta collaborazione con le autorità sanitarie nazionali, le organizzazioni internazionali e le ONG.
In una risoluzione non legislativa adottata venerdì, il Parlamento accoglie con favore le misure fiscali e il sostegno alla liquidità dell'UE per affrontare la pandemia. Al di là di ciò che si sta già facendo, l'Europa ha bisogno di un massiccio pacchetto di ripresa e ricostruzione da finanziare con un aumento del bilancio a lungo termine (QFP), con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonché con "recovery bond" garantite dal bilancio dell'UE, dicono i deputati. Tali strumenti non dovrebbero tuttavia comportare la mutualizzazione del debito esistente, ma concentrarsi sugli investimenti futuri. Il Green Deal e la trasformazione digitale dovrebbero essere al centro del rilancio dell'economia, sottolineano i deputati.
Dopo tre lunghe giornate di negoziazione è stato raggiunto un primo accordo su come l’Ue interverrà per aiutare i cittadini europei colpiti dalla crisi sanitaria ed economico-sociale causata dalla pandemia di Covid-19. Come dobbiamo valutare l’accordo? Il bicchiere è mezzo pieno oppure mezzo vuoto? Ci aiuta a capire l'analisi di Edoardo Ongaro, docente di Public Management - Open University del Regno Unito che pubblichiamo di seguito.
Con la quarantena e l’isolamento di tantissime persone gli acquisti online sono in forte crescita. Mentre cerchiamo di proteggerci dal virus, alcuni commercianti sfruttano il clima di ansia causato dalla pandemia per vendere cure false o prodotti che sarebbero in grado di prevenire il contagio a prezzi altissimi.
Solidarietà concreta ai cittadini. Questa è la linea del Parlamento europeo espressa dal Presidente David Sassoli sia con le parole che con gli atti: «I governi e i cittadini devono avere fiducia nella forza dell’Europa che ci ha accompagnato in settant’anni di pace e di collaborazione. Ed oggi più che mai dobbiamo investire sul nostro futuro comune»
Le istituzioni europee sono al lavoro per contrastare la diffusione del coronavirus e sostenere i paesi europei che hanno bisogno di attrezzature mediche. L’Unione europea sta anche lavorando a più lungo termine, per mitigare gli effetti sociali e economici della crisi. Ecco 10 cose che l’UE sta facendo per l’emergenza di COVID-19.