In Veneto la Lega Nord ha stabilito il suo record assoluto ed è primo partito con il 49,89% dei consensi seguita dal Partito democratico al 18,94%, Movimento 5 Stelle aal'8,91% e Fratelli d'Italia al 6,76%. Forza Italia scesa al 6,05% entra in Europa ma subisce lo smacco del sorpasso del partito della Meloni. Plebiscito per Matteo Salvini, ma soprattutto per Mara Bizzotto che con 94.812 preferenze torna a Bruxelles per la terza volta consecutiva.
Nella proiezione dei seggi all'Europarlamento, fornita dall'istituzione a notte inoltrata, i Popolari arrivano a 179 seggi, i Socialisti e democratici a 152; 105 i deputati Liberaldemocratici, 69 i Verdi, 60 i Conservatori di Ecr, come per gli euroscettici di Enf; Efdd, altro gruppo euroscettico, sarebbe a 51 seggi, la Sinistra unitaria a 38. Infine 30 seggi per "altri" e 7 Non iscritti. In Italia la Lega vola al 34,33 per cento.
Oggi - domenica 26 maggio 2919 - si vota dalle 7 alle 23 e subito prenderà il via lo scrutinio contemporaneamente in tutti gli Stati membri, quando tutti gli stati avranno concluso le operazioni di voto.
Dove di vota. Si vota al seggio elettorale di iscrizione: la sezione, il numero e l’indirizzo del proprio seggio sono riportati sulla tessera elettorale. Per poter votare è necessario portare con sé un documento di identità e la tessera elettorale.
Vota la visione del volontariatoè la campagna lanciata alcuni mesi fa dalCEV-Centro Europeo del Volontariato in preparazione alle elezioni 2019 per il Parlamento Europeo. Si tratta di una campagna di natura apartitica e trasversale che ha l’obiettivo di portare il volontariato come tema rilevante nel dibattito elettorale e invitare i cittadini al voto. La campagna prevede l’opportunità per i candidati al Parlamento Europeo di impegnarsi a sostenere un intergruppo sulla solidarietà e il volontariato qualora venissero eletti.
In tutti i Paesi membri la campagna per il voto è stata massiccia e creativa a partire da #stavoltavoto.eu proposto dal Parlamento europeo alle mille varianti inventate da partiti, associazioni e semplici cittadini. In Europa alcune associazioni di artisti e attivisti hanno creato le proprie versioni del sito "Cosa fa per me l’Europa", creato dal Parlamento europeo. In Italia anche i calciatori hanno presentato le loro priorità per il prossimo Parlamento europeo. E negli altri Paesi cosa succede in queste ultime ore prima del voto?
L’Unione europea, così com’è oggi, ai giovani piace. Un’indagine del portale per studenti skuola.net in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea cui hanno risposto circa 20mila ragazzi dagli 11 anni: il 60% di loro, dichiara di sentirsi a tutti gli effetti cittadino europeo e un altro 21% dice di esserlo “abbastanza”. Meno di 2 su 10 si sentono poco (10%) o per nulla (9%) europei e i motivi sono differenti: il 22% di questi ritiene che l’Ue abbia reso l’Italia più povera, il 17% che ci ha reso dipendenti dalle nazioni economicamente più forti, il 13% che i paletti imposti da Bruxelles impediscono di sviluppare politiche autonome.
L’Europa sotto silenzio. Una ricerca di Eurispes e dell'Osservatorio Mediamonitor della Sapienza di Roma ha analizzato i telegiornali e i programmi di approfondimento nelle settimane precedenti la campagna elettorale. Dal monitoraggio emerge che i temi strettamente europei sono stati sostituiti da quelli di interesse nazionale, dal caso Siri all'economia.
Da oggi a domenica 26 maggio - quando saremo anche noi italiani a farlo - poco meno di 500 milioni di cittadini europei voteranno per il rinnovo dell’Europarlamento. A recarsi alle urne per primi oggi sono i i britannici e gli olandesi, venerdì Irlanda e Repubblica ceca, sabato Slovacchia, Lettonia e Malta. Tutti gli altri Paesi votano domenica 26 maggio.
Le piattaforme di social media e i servizi web, utilizzati da milioni di europei, si sono uniti allo sforzo di ricordare ai cittadini di esprimere il proprio voto alle elezioni europee.
Facebook, Google, Snapchat e Twitter sono tra le piattaforme che offrono servizi extra per far sì che gli europei votino e che le elezioni non siano compromesse online.