Dalle porte e finestre murate di abitazioni diroccate ed edifici abbandonati, Joys ne ha fatta di strada. Ha fatto un giro lungo, soprattutto all'estero, prima di ritornare a Padova e all'Arcella per mostrare a tutto il quartiere la sua tecnica artistica. Il lavoro, realizzato su una parete che si affaccia su via Piacentino, è anche visibile direttamente da via Tiziano Aspetti
Nel giorno dell'inaugurazione della loro nuova sede nel quartiere Arcella, ad angolo tra via Annibale da Bassano e via Bernina, la cooperativa Orizzonti ha organizzato una giornata di festa. Profonda e preziosa è stata la mattinata in compagnia dell'afgano Gholam, del siriano Ghaith e del guineano Kalil, che hanno raccontato la loro vita, i loro viaggi, i motivi che li hanno spinti a lasciare le loro terre e l'accoglienza che hanno trovato qui in Italia
In giro per l'Arcella, soprattutto in zona via Tunisi, è possibile ancora vedere qualche suo vecchio murale. Ora Peeta, riconosciuto e apprezzato tra i massimi street artist mondiali, è tornato nel quartiere per realizzare un'opera sulla facciata di un palazzo in via Buonarroti. Il lavoro, che rientra nella Biennale street art, rispecchia ’interazione geometrica delle forme che crea con l’ambiente circostante: chiaroscuri e volumi, sfumature e ombre sono continui inganni tridimensionali agli occhi dello spettatore
Su via Guido Reni, gli artisti del duo ChiTon hanno realizzato uno struzzo che tira fuori la testa dalla sabbia stringendo nel becco una lattina. Il messaggio, provocatorio e da monito, vuole spronare i cittadini a riflettere sul tema rifiuti, contro gli eccessi e gli sprechi. L'opera, realizzata lavorando su tronchi di alberi che hanno terminato il ciclo vita, rientra nel progetto UrbArt che vuole portare sculture radicate nei quartieri per creare un'esposizione permanente di arte e natura nel territorio urbano.
L’opera, visibile sulla parete che si affaccia sul campo da calcio lungo via Tiziano Minio, nel quartiere Arcella, è una combo perfettamente riuscita tra due stili differenti che mescolano, su più livelli prospettici, arte figurativa ed evoluzione del lettering. Per comprendere il lavoro dei due street artist bisogna posizionarsi in un punto ben preciso in modo tale che parte superiore e inferiore risultino precisamente allineati, generando l'illusione ottica voluta.
Costruita nel 1957, la statua che ora si trova in un'aiuola sul lato destro di via Tiziano Aspetti, angolo via Tiziano Minio, inizialmente era stata collocata al centro della strada. Ma non è tutto perché da fine Settecento, sullo stesso luogo, c'era un'edicola votiva che oggi è stata spostata sempre all'interno del quartiere
Dall'Arcella, attraversando Padova, fino ad arrivare ad Abano Terme. Una Biennale dell'arte urbana che, nel mese di giugno, vede 12 artisti italiani e quattro francesi dipingere i muri dei due comuni. Da Tony Gallo a Joys, passando per Peeta, Boogie, Orion e Alessio-B, la storia del writing padovano e di nuove forme artistiche, tutti assieme in un festival in cui c'è lo zampino di Carlo Silvetrin, gallerista e promotore dell'iniziativa. Ma Super Walls è anche un progetto nel quale si incontrano arte e sostenibilità ambientale grazie a una particolare pittura italiana che purifica l'aria
Più precisamente a palazzo Giustiniani, prestigiosa sede a Roma degli uffici dei senatori eletti a vita, il delegato di quartiere Simone Pillitteri, assieme a don Diego Cattelan della parrocchia di San Carlo, al docente Edoardo Narne e ai tre giovani architetti del progetto G124, ha presentato i lavori fatti fin qui e si è parlato dei prossimi impegni da realizzare nel giro di un anno
Copre l'intera facciata del palasport accanto allo stadio Colbachini, nel quartiere Arcella. Si chiama “Tutti” e proprio per questo, per tenerli tutti assieme, il murale va immortalato e fotografato nella su interezza, nella sua rotondità che è un piccolo melting pot del globo attuale. Ma "tutti" siamo anche noi che, in un momento particolare della vita, abbiamo bisogno di un amico che ci sta vicino, qualcuno con cui parlare dall'altro lato della cornetta, un impegno che Telefono Amico porta avanti grazie ai tanti volontari dal 1969, esattamente da mezzo secolo