In prossimità del rondò del Borgomagno, Tony Gallo ha voluto trasmettere il suo messaggio di "benvenuto" rivolto a chi viene da fuori. Nato e cresciuto nel quartiere a nord di Padova, l'artista crede nella forza della street art come elemento per combattere il degrado. Ma quest'opera c'è anche un valore personale.
Richard vive nel quartiere Arcella dal 1999, insegna inglese e si è trasferito in Italia per amore. Viene da Swindon, città che ha votato per il "leave" durante il referendum sulla permanenza del Regno unito nell'Unione europea. Una decisione inaspettata anche per lui che prova a ricostruire le motivazioni partendo dall'immigrazione, uno dei temi che più ha spaccato gli inglese.
Anche la comunità bangladese si è riunita nel centro di preghiera nell'Arcella per pregare e mangiare assieme. La festa del fine digiuno, in giro per il mondo e anche in Italia, si è celebrata in due giorni differenti, il 5 e il 6 luglio, in base a diverse scuole di pensiero e all'avvistamento della luna nuova.
La "LiMo bike" è stata pensata per il progetto ContArcella che, proprio attraverso il libro, si propone di rileggere il quartiere a nord di Padova. La libreria mobile porta con sé l’idea del riciclo e del riuso di oggetti altrimenti destinati alla discarica: il veicolo, infatti, è stato realizzato da Pablo di Riparati, uno spazio nato dall'idea di Angoli di mondo che da anni, oltre al commercio equosolidale, promuove l’usato.
Organizzato da due classi della scuola Salvo D'Acquisto, nel quartiere Arcella, il progetto ha coinvolto anche le famiglie. Ideato dall'associazione Arcadia, attraverso l'oggetto personale si vuole creare condivisione tra diversi paesi del mondo e regioni d'Italia. L'esperimento è riuscito e la mostra è attualmente visitabile nella sede dell'associazione Xena.
Scuole, patronati e associazioni sono i luoghi dove si respira la voglia di creare rete. Negozi etnici si mischiano a quelli italiani, c'è la scuola di italo-cinese, fiore all'occhiello di una comunità non sempre aperta al dialogo e non mancano i residenti che, al sentir pronunciare la parola multiculturalità, si infastidiscono come se tanta enfasi sulla presenza straniera cancellasse ogni altro aspetto del quartiere.
E' presente a ogni partita e se proprio è costretta a rinunciare, non è per febbre o malattia, ma perché bloccata a lavoro. E' in società da più di 20 anni, ha visto tanti ragazzi crescere e a loro trasmette i valori sani del patronato. E, per la Festa dello sport, ha organizzato la partita di beneficenza tra le vecchie glorie del Padova e dell'Arcella.
Il parco Fantasia, in ansa Borgomagno, a ovest dell'Arcella, è stato indicato all'interno del "Piano di commercio" come luogo adibito per l'insediamento di una grande area di vendita. Da tempo i residenti stanno protestando contro questa decisione, ma questa volta hanno deciso di farlo in maniera danzante: tanti balli della tradizione veneta, italiana ed europea per dire "no" a un nuovo centro commerciale.
Prodotte dalla prestigiosa e antica fonderia Cavandini di Verona, le campane furono accolte nel 1922 dalla popolazione e benedette dal vescovo Pelizzo. Dalla più piccola alla più grande, le otto campane hanno una storia particolare e dei nomi prestigiosi: quelli dei personaggi legati alla vita di sant'Antonio.