Tre giorni di eventi digitali: si presenta così, causa emergenza Covid, la prossima edizione di Job&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, in programma da mercoledì 25 a venerdì 27 novembre (www.joborienta.info) sul tema “Orientamento, vaccino per l’occupazione”. L’appuntamento, promosso da Veronafiere e Regione Veneto in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, costituisce un riconosciuto punto di riferimento per giovani, famiglie e operatori. La versione digitale di quest’anno la renderà una fiera diffusa, in grado di raggiungere un pubblico ampio e assai vario, anche con iniziative inedite ed eventi proposti in format innovativi.
«L’emergenza ha "forzato" le pratiche degli insegnanti e dei dirigenti scolastici a considerare il cambiamento come una necessità inaggirabile. Questo, in particolare per le tecnologie digitali e i metodi didattici innovativi, ha significato la possibilità di trovare spazio tra le esperienze e di dar vita a delle sperimentazioni che in alcuni casi si sono segnalate per significatività ed efficacia. Qualcosa di simile hanno vissuto anche le Università». Di questo è convinto il presidente della Società italiana di ricerca sull’educazione mediale
Eurostat pubblica i dati relativi alla frequenza della scuola dell'infanzia. Il 96% dei bambini europei la frequenta, percentuale che sale al 99 in alcune regioni europee, ma scende addirittura al 67 in Grecia. L'Italia ha una percentuale del 94,5%.
Usmi e Cism: «con legge di bilancio Parlamento intervenga su continuità servizio educativo offerto da istituti paritari. In prime bozze della manovra di bilancio non c’è quel cambio di passo necessario su questione educativa e pluralità offerta». E' quanto denuncia una nota sottoscritta da 70 associazioni, con primi firmatari l’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi) e la Conferenza italiana superiori maggiori (Cism), affinché nella legge di bilancio la parità scolastica diventi, concretamente, un nodo centrale per l’agenda delle emergenze.
Nuovi pc in arrivo nelle scuole delle aree interne grazie alla campagna Riconnessi promossa da Cittadinanzattiva, avviata in aprile con l'obiettivo di fornire abbonamenti dati, connessioni web via satellite e device elettronici a studenti e famiglie delle aree interne del nostro Paese. Ancora 300mila studenti senza dispositivi o connessione.
In Italia 7.812 istituti (-134 rispetto all’anno scorso), oltre la metà al nord, 542mila alunni, di cui 8.495 con disabilità e oltre 33mila non italiani. Netto divario nord-sud. 50.613 insegnanti, il 61,8% credente e praticante. Ecco alcuni dati del XXII Rapporto sulla scuola cattolica in Italia realizzato come ogni anno dal Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) della Cei, e intitolato “Chiamati a insegnare”. Sono infatti i docenti i protagonisti di questa edizione. Sergio Cicatelli, coordinatore scientifico afferma: «la formazione dei docenti è cruciale per qualità progetto educativo». E mons.Mariano Crociata, presidente Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università: «la cura educativa degli alunni presume una solida formazione culturale e umana insegnanti».
In tutto sono 3,7 milioni gli studenti che, in base all'ultimo Dpcm, seguono le lezioni da casa. I dati di Tuttoscuola: quattro alunni con disabilità su 10 coinvolti nella didattica a distanza. Per loro possibilità di presenza, ma tante incertezze. “Circolare del ministero è di incerta applicazione”.
Appello di Stefano Vicari (Bambino Gesù): «Dalla Cina i primi studi sull'effetto del lockdown: aumentano disturbi del sonno e irritabilità. I nostri giovani pazienti trascorrono 4 ore in più al giorno sul letto o con il tablet. Avremmo dovuto formare le insegnanti, la paura del contagio è una delle ragioni della chiusura. Ma l'impatto della scuola sulla mortalità è dell'1%».
La nuova fase dell'emergenza sanitaria ha cambiato di nuovo la pianificazione dei percorsi didattici e gli orari nelle classi nelle scuole, oltre agli arredi e all'uso degli ambienti funzionali, come i laboratori e gli spazi comuni. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono obbligati ad una nuova configurazione didattica, cercando di diversificarla, per dare ascolto ai differenti bisogni degli studenti. In questo contesto di emergenza il Movimento Piccole Scuole Indire ha organizzato un ciclo di webinar per supportare i dirigenti scolastici e gli insegnanti. Si inizia il 5 novembre ore 17.