Presentate il 24 giugno, con un webinar cui hanno partecipato più di 500 persone, la nuova Prassi di Riferimento UNI/FIDAE per il sistema di gestione della didattica a distanza e mista nelle scuole di ogni ordine e grado. Il primo documento normativo in materia di didattica a distanza e didattica mista. Una tappa fondamentale per la nuova didattica, le basi per un sistema univoco e per dei criteri operativi standard per tutte le scuole, non solo quelle cattoliche paritarie. A collaborare nella stesura della prassi esperti in ambito pedagogico, didattico, sanitario, logistico, legale. Un documento che ha valenza non solo in relazione all'emergenza Covid.
L’indagine svolta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e da Ipsos tra il 10 aprile e 28 maggio 2020 (quindi in piena fase 1 e all’inizio della fase 2 dell’emergenza), mette in evidenza che i ragazzi vogliono fare didattica in presenza, si informano su internet e si confrontano con la mamma! Coinvolti mille tra 18enni e 19enni, che frequentavano l’ultimo anno delle superiori. Il campione ha rispettato l’attuale distribuzione degli studenti della scuola, che vede una prevalenza dei licei, seguiti dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali. L'Università è vista come luogo di crescita professionale, ma anche personale. Luogo di incontri significativi e di relazione. La maggior parte delle ragazze e dei ragazzi fa i conti con la ricerca di un significato per la propria vita. È dunque una generazione alla ricerca di uno scopo di vita, di qualcosa che dia significato all’esistenza.
Il piano per la scuola è stato completamente riscritto dalle Regioni. Per il Veneto a settembre mancheranno 900 docenti e 1200 operatori Ata. Il nuovo piano delle Regioni dirime anche alcune questioni semplici come l’inizio dell’anno scolastico (fissato al 14 settembre), l’uso della mascherina (decisione rinviata a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico), la distanza interpersonale in aula di un metro.
In conferenza stampa a Palazzo Chigi, alla presentazione delle linee guida per la scuola, il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte afferma che «il 14 settembre si torna in classe in piena sicurezza». Un altro miliardo perché sia più moderna, più sicura, più inclusiva. La Ministra Azzolina: «nelle linee guida soluzioni e risorse per realizzarle. Il 15% degli studenti rischia di restare fuori per via del distanziamento interpersonale. Se non bastassero interventi di edilizia leggera per consentire a tutti di entrare in classe, si utilizzeranno gli edifici scolastici chiusi». Dal 1° settembre torneranno gli studenti che dovranno sanare debiti formativi e chi vorrà potenziare la propria conoscenza; poi dal 14 settembre la riapertura ufficiale.
C'è grande preoccupazione sulla riapertura delle scuole per assenza di concretezza nella bozza del Piano Scuole. Questo è quanto afferma Cittadinanzattiva. Ci vuole - dice l'associazione – una ridefinizione puntuale delle linee guida e stanziamento di 3 miliardi per la ripartenza. Il quadro, infatti non appare molto chiaro: autonomia scolastica ridotta a “fai da te”, terzo settore visto come “riempitivo”, fascia 0-3 anni del tutto dimenticata.
Riconnessi: domani la diretta social per raccontare i risultati e le sfide della campagna di Cittadinanzattiva per le aree interne del Paese. Una campagna lanciata con l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro e fornire quindi abbonamenti dati, connessioni web via satellite e device elettronici a studenti e famiglie delle aree interne del nostro Paese che si trovavano in particolare difficoltà.
Scuole infanzia in Veneto: una su 3 rischia di non riaprire. Dalla Regione arriva la copertura per ammortizzatori, ma serve anche l'impegno dello Stato. Così ha detto l'Assessore Regionale Elena Donazzan inoltrando il presidente Stefano Cecchin e i rappresentanti regionali della Fism, la Federazione delle scuole paritarie dell’Infanzia, fortemente preoccupati per la copertura dei periodi di sospensione dell’attività per i propri dipendenti,
Con il decreto legge 126, approvato lo scorso dicembre, che punta a velocizzare i tempi di accesso al ruolo di insegnanti prende avvio anche la cosiddetta "chiamato veloce", una strategia che consentirà a molti insegnanti di ottenere più velocemente la cattedra, andando dove ci sono posti liberi. Ma anche di assegnare posti che, altrimenti, rimarrebbero vuoti e sarebbero coperti con contratti a tempo determinato. La procedura è valida anche per il personale educativo.
Prende il via concretamente il progetto #vogliamofarescuola. Con una serie di webinar, sul tema #leparoledellascuola, infatti la Fidae intende dare alle scuole le Linee guida concrete per ripartire a settembre. I temi trattati? Si va da idee per spazi e tempi rinnovati, agli aspetti pedagogici fino a quelli sanitari e normativi. il prossimo appuntamento in calendario è giovedì 11 giugno ore 16.