Piccole geografie di un grande museo: il museo di geografia dell'Università di Padova viaggia sul web e propone tante iniziative per bambini, ragazzi, famiglie. Ecco l'antidoto alla quarantena! Due iniziative originali andando a trovare "a casa" gli appassionati e i curiosi lanciando due campagne: “La mia mente viaggia” e “Missioni geografiche”. Partendo dal fatto che si può viaggiare anche senza partire, ecco allora che il lockdown diventa occasione per scoprire piccole geografie quotidiane e rievocare geografie lontano. Per i più piccoli poi ci sono delle missioni geografiche quotidianeda svolgere in luoghi, modalità e tempi ogni volta diversi, osservando e agendo in maniera creativa il mondo che ci circonda.
RPorgata la scadenza del 46° Premio nazionale della Bontà Sant'Antonio di Padova. C'è tempo fino al 30 settembre per inviare gli elaborati. Nuove date anche per le cerimonie di premiazione che sono state spostate al 21 e 22 novembre 2020. Il premio quest'anno ha portato anche una novità: diventa infatti social. Si potrà partecipare anche attraverso la pagina Facebook dell’Arciconfraternita. Restano invariate invece le modalità di partecipazione e il tema che quest'anno riguarda i "luoghi del bene" che ci circondano.
Scuole paritarie: l'Assessore Regionale Donazzan afferma che sono una presenza indispensabile. In Veneto sono stati stanziati 6 milioni di euro per CIGS per evitare la bancarotta. «Ma ora intervenga lo Stato». Nei giorni scorsi la Fidae aveva apprezzato il sostegno di 2 milioni di euro per la didattica a distanza delle scuole paritarie, ma, aveva aggiunto in un comunicato che serve qualcosa in più se vogliamo garantire la riapertura di tutti gli istituti quando ricomincerà l’anno scolastico.
Valutare gli alunni. Come, quando? in che modo? È fattibile? In questa fase del quadrimestre, quando ormai è quasi scontato che a scuola non si tornerà, i docenti si interrogano su come valutare gli apprendimenti, le conoscenze, le capacità acquisite dagli studenti tramite la didattica a distanza. La valutazione differisce molto da quella tradizionale? Come valutare gli studenti che in alcuni casi possono risentire della situazione della costrizione in casa, possono aver sviluppato situazioni di ansia e paura, possono essere turbati; possono avere problemi nell’accesso alla Didattica a distanza per cause non dipendenti dalla loro volontà. E ancora quanto possono essere attendibili gli esiti delle prove, quale legittimità può avere una valutazione riferita a queste prove? Lo spiega Dino Cristanini, esperto di sistemi formativi, intervenuto in un incontro online organizzato dalla Fidae
«Dall'inizio dell'adozione della didattica a distanza sono passati già diverse settimane e molti alunni con disabilità sono stati o si trovano di fatto in una condizione di emarginazione e isolamento, situazione che per noi non è più tollerabile». Lo dichiara la Federazione italiana rete sostegno e tutela diritti delle persone con disabilità, a seguito di un incontro con la ministra dell'Istruzione. Al meeting online il presidente dell'associazione, Maurizio Benincasa, ha presentato le difficoltà registrate dalle famiglie in relazione alla didattica a distanza. E mentre si cerca una soluzione per gli alunni con disabilità, Università di Bolzano, Trento e Lumsa, insieme alla Fondazione Agnelli, lanciano una ricerca esplorativa per progettare interventi concreti, mirati ed efficaci. E invitano a contribuire.
Lettera-appello di studenti, neolaureati, docenti precari e I.T. P. di tutta Italia, delusi dal decreto che prevede la proroga degli attuali elenchi di II e III fascia e il rinvio di aggiornamenti e nuovi inserimenti. «Il disconoscimento dei nostri diritti è ingiustificato.Vogliamo lavorare!». Hanno fatto enormi sacrifici e speso tantissimi soldi per aggiornarsi e formarsi ai fini dell’apertura della graduatoria 2019/2020. Nonostante la preparazione, però oggi si ritrovano nel limbo del precariato e della disoccupazione. «I docenti hanno diritto di aggiornare la graduatoria – scrivono nella lettera – dopo sacrifici onerosi e tempo speso per la formazione. Noi difendiamo i nostri diritti e non ci arrenderemo se il governo non farà un passo indietro».
Oggi è Giovedì Santo, c'è un'attività speciale da fare per i bambini della Scuola d’infanzia e Nido integrato san Giovanni Bosco di Pianiga. La maestra spiega come fare il pane, per condividerlo poi a cena, così come ha fatto Gesù con i suoi discepoli. Ma non è una novità. Le maestre infatti da quando è iniziata la quarantena mantengono vivo il contatto con i loro bambini e le famiglie attraverso la pagina Facebook, via whatsappa, con telefonate, video e audio messaggi. Una storia, un lavoretto da fare, una canzoncina da cantare. Attività semplici. Attività per la festa del papà e adesso per la Pasqua, accompagnati anche dal parroco, don Alberto Baldan. Ci sono tutorial adatti per i più piccini, quelli del nido, che possono poi fare anche i più grandi e ci sono attività suddivise per fascia d’età.
«La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico», ha detto la Ministra Azzolina. chiarendo anche che non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto la didattica in presenza. Proprio per il fatto che la didattica a distanza ha salvato l'anno e che sta funzionando (più o meno) bene un po' ovunque, l'anno non è perso e gli esami si svolgeranno. Come? Lo chiarisce il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. «Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno». Non ci sarà il 6 politico, due scenari per gli esami (se si rientra il 18 maggio e se non si rientra). Recupero a settembre per tutti i cicli.
La didattica a distanza estesa anche ai più piccoli non convince proprio tutti. Almeno nella definizione e nel concepirla alla stregua di quella messa in atto per la scuola vera e propria. Per i più piccoli infattii contenuti anche didattici passano necessariamente attraverso la relazione tra bambini e educatori. E in più una interazione tra educatrice e bambino in 'diretta' non può andare molto oltre il saluto o la canzone fatta insieme perchè l'attenzione di un bimbo in un contesto diverso da quello della scuola non è destinata a durare. Quindi va bene mantenere i rapporti e le relazioni ma più che una vera didattica è utile scandire le giornate in base ad appuntamenti fissi come, ad esempio, la favola della buona notte o il momento dell'apparecchiamento della tavola e poi supportare la famiglia.