Anche la maturità ha il suo Santo. O meglio. Gli studenti hanno un Santo cui appellarsi. San Luigi Gonzaga, protettore della gioventù studiosa, titolare di numerose congregazione religiose dedite all’istruzione e all’educazione, viene proclamato nel 1729 protettore degli studenti e nel 1926 patrono della gioventù cattolica. Viene ricordato il 21 giugno. A Padova invece gli studenti vanno nella cappella del Beato Luca Belludi, al Santo.
Oggi la prima prova della maturità. Oltre 500mila gli studenti impegnati con il testo di italiano. Confermato il divieto di utilizzare i cellulari, smartphone e pc. In questa prima prova gli studenti dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Le tre tipologie di prova sono l'analisi del testo ,l' analisi e produzione di un testo argomentativo e la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. E per i ragazzi con DSA o altri tipi di BES? Non ci sono sostanziali variazioni per l’esame del secondo ciclo degli alunni disabili, i quali possono sostenere prove differenziate o non sostenerne alcune, sulla base del PEI. Invece per gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento, come dislessia,sulla base del PDP, possono utilizzare le misure compensative in esso previste.
Secondo una ricerca Skuola.net, 1 su 6 crede che su internet sia possibile trovare le tracce d’esame prima del tempo, mentre 1 su 5 è convinto di essere spiato dalla Polizia durante l’esame. “Fake news, bufale e leggende metropolitane” coinvolgono anche l'esame di maturità e i maturandi, in preda all'ansia e alla paura e alla ricerca della via più breve per passare in maniera indolore l'esame, cadono nella rete. Ecco dunque la campagna di sensibilizzazione rivolta ai maturandi.
La cura educativa è oggi «più complessa e urgente di dieci anni fa»: occorre fare il punto sull’educazione oggi per comprendere come promuoverla e accompagnarla. E questo va fatto nell’esplorazione di tre prospettive educative sulla comunità ecclesiale e sulla scuola. Questo è quanto afferma mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università, al seminario di studio “Crescere nella Babele dei messaggi educativi”, promosso a Roma, presso la sede della Cei. L’appuntamento è il primo di una serie di incontri preparatori all’evento “Educare ancora. Il tempo dell’educazione non è finito” (Roma, 19-21 marzo 2020). Si è parlato di padre simbolico e madre virtuale; di Espressività, creatività e intenzionalità a scapito di "prima il dovere e dopo il piacere", alleanza scuola-famiglia, bambini adultizzati, adolescenti infntilizzati e adulti adolescentizzati.
Scuola e famiglia possono e devono fare molto di più in tema di educazione alimentare. Non solo per una questione educativa, mangiare male è un problema di salute, ma anche per una questione economica: nel 2050 saremo 10 miliardi di persone e la produzione agricola dovrà aumentare del 60%. Già oggi un terzo di quello che viene prodotto non arriva sulla tavola: sono sprechi che vanno ridotti. E la dieta mediterranea resta sempre la miglior soluzione.
Con giugno termina anche la scuola dell’infanzia. Tante sono però le scuole paritarie che si attivano per organizzare i centri estivi e dare così un’opportunità alle famiglie di prolungare la permanenza in un ambiente che i bambini già conoscono, insieme anche agli amici con cui hanno già condiviso un anno di attività. In genere le scuole paritarie propongono attività in continuità con quanto fatto durante l’anno scolastico e si avvalgono della collaborazione di educatori con i quali condividono valori e obiettivi educativi. Fra le tante esperienze proposte dalle scuole paritarie della Diocesi, a Monteortone di Abano Terme, alla scuola dell’infanzia Maria Immacolata i bambini vivranno, nel mese di luglio, un curioso e stimolante viaggio nel corpo umano. Che servirà anche per parlare di dignità umana.
Una legge contro il bullismo e il cyberbullismo è già stata varata in Italia nel 2017 e il merito di aver spostato l'asse dalla punizione nei confronti del bullo verso un'azione educativa e formativa che coinvolge non solo il bullo ma anche il bambino bullizzato. Ora la bicamerale d'Infanzia cerca di intervenire sulla prima legge con azioni concrete di miglioramento, che vanno nel senso della prevenzione e della riabilitazione. Il bullo va curato e il bambino bullizzato deve imparare a difendersi in quell'ambiente E nel testo che sta preparando la commissione bicamerale d'Infanzia sono previste anche le telecamere nelle scuole...
Dario Ianes (Università di Bolzano) tira le somme: «Più che in altri anni, il sostegno è stato assegnato a docenti senza competenza. E anche i corsi non risolvono, entra pure chi non è abilitato. Per troppi il sostegno è ancora una scorciatoia per arrivare alla cattedra». Propositi per il prossimo anno: «Investire sulla scuola media, dove i problemi sono maggiori».
Ultimi giorno di ripasso e poi gli studenti dell'ultimo anno delle superiori si preparano ad affrontare il fatidico esame di maturità. 13.161 le commissioni d’Esame per 26.188 classi coinvolte. Sono 520.263 i candidati iscritti alla Maturità (il dato è riferito al 3 giugno), di cui 502.607 interni e 17.656 esterni. Ansia, agitazione, curiosità, voglia di finire: quest'anno i ragazzi si cimentano con il nuovo esame di maturità: due prove scritte anziché tre e l'orale. La prima prova, quella di italiano, è il 19 giugno, poi il 20 la prova specifica per ogni indirizzo.