L'insegnamento della religione cattolica, frutto della revisione del Concordato del 1984, è opportunità di formazione personale, proposta educativa e approfondimento culturale. Scelta da una maggioranza ancora cospicua di studenti e famiglie, è un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche degli alunni e gli insegnanti di religione cattolica sono preparati all’ascolto, presupposto per sviluppare un confronto serio e culturalmente fondato. Sono alcuni dei concetti ripresi dal messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) agli studenti e ai genitori che nei prossimi giorni dovranno decidere se avvalersi o meno della religione cattolica (Irc) per l’anno scolastico 2018-19.
L'educazione finanziaria? Praticamente inesistente! Gli studenti italiani brancolano nel buio. Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per la conoscenza delle nozioni di economia più elementari. Carte di credito e carte di debito vengono confuse, le carte prepagate sono le più utilizzate, ma senza conoscerle. Meglio usare il denaro contante? Sì, ma il costo del denaro cos'è? Una ricerca di Skuola.net rileva che quasi 3 ragazzi su 4 sarebbero ben lieti di saperne di più proprio grazie alla scuola.
I dirigenti avvertono di essere sottoposti a richieste lavorative elevate: la ricerca della LUMSA per conto di Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), in collaborazione con l’Osservatorio nazionale per la salute e il benessere degli insegnanti (Onsbi) porta i dati sullo stress dei dirigenti. Il 90% del campione dichiara che il proprio lavoro è distribuito in modo irregolare. Molti di loro si sentono minacciati da episodi di violenza a scuola, scarsamente e poco tempestivamente informati rispetto alle necessità della propria funzione.
Alla vigilia di Natale il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti firma l’Atto di Indirizzo con le priorità politiche per il 2019. Insieme agli auguri di Natale alle scuole, nei quali invita i docenti a riflettere sul carico di compiti che saranno assegnati durante le vacanze, arrivano anche le undici priorità politiche che riguardano edilizia scolastica, inclusione scolastica, contrasto alla dispersione, ma anche percorsi formativi, reclutamento del personale della scuola, ricerca. Un piano strategico per migliorare la qualità e l’efficacia di diversi settori scolastici.
50 milioni di euro per la costruzione di nuove palestre e strutture scolastiche sportive e per la messa in sicurezza di quelle esistenti. A questo si aggiunge l’approvazione in prima lettura alla Camera del testo unificato delle proposte di legge in materia di insegnamento dell'educazione motoria nella scuola primaria. Due importanti iniziative per rilanciare lo sport a scuola, un'attività che consente di diffondere l’educazione ai corretti stili di vita, ma che ha anche importanti risvolti educativi, dall'imparare la disciplina, al rispetto delle regole e dell’autorità, dal senso di responsabilità, alla capacità di fare squadra e controllare il proprio corpo. Non da ultimo creare nuove palestre significa offrire ai ragazzi spazi fruibili al di fuori dall’orario scolastico, un modo per contrastare la dispersione scolastica e, al contempo, favorire la diffusione della pratica sportiva.
L'Italia spende in educazione meno della maggior parte dei paesi europei. Lo dice l’ultimo dossier dell’Osservatorio sulla povertà realizzato da "Con i bambini" e "Fondazione Openpolis". Già prima della crisi l nostro Paese si trovava nella seconda metà della classifica europea per percentuale di spesa in istruzione rispetto al Pil. Dal 2011 si colloca stabilmente negli ultimi posti. Nel 2016 (ultimo anno disponibile con i dati Eurostat) risultava quintultima tra i 28 Paesi dell’Unione europea. Un dato che sicuramente non è garanzia né tantomeno indicatore della qualità del sistema educativo, ma che rischia di essere una scelta miope, per le opportunità offerte ai più giovani e per gli stessi presupposti di crescita del Paese.
Siglati al MIUR due Protocolli di intesa con il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi e la Società Italiana di Pediatria per promuovere benessere e corretti stili di vita tra gli studenti. Due importanti collaborazioni per la crescita sana dei ragazzi, che coinvolgono gli istituti scolastici, le famiglie, i territori ed esperti. Per una scuola che sia sempre più spazio di cittadinanza attiva in cui si formano giovani consapevoli.
La scuola padovana «Sta abbastanza bene» secondo Andrea Bergamo, direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo, che conclude il suo mandato a fine anno. Il 31 dicembre sarà il suo “ultimo giorno di scuola”
Con le vacanze di Natale si avvicina anche il classico tormentone per insegnanti e genitori: compiti sì o compiti no? Il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti annuncia che presto arriverà una circolare nelle scuole con gli auguri di Natale e «un invito ai docenti a considerare il bisogno di riposo degli studenti e delle loro famiglie limitando, se possibile, il carico dei compiti durante le vacanze». Intanto in rete imperversano i commenti di mamme e papà e prosegue anche la petizione lanciata da Maurizio Parodi, fondatore e amministratore del Gruppo Basta compiti! Sarà dunque un Natale senza compiti? Saranno esauditi i desideri di bambini e studenti? E i genitori potranno tirare un sospiro di sollievo e godersi le vacanze in famiglia senza l'assillo dei compiti?